Per il mio papà Giorgio

I primi ricordi del mio papà non sono stati quelli di una persona adulta, “grande”. Quando ero piccola vedevo il mio papà come una nuvola soffice e morbida che mi dava allo stesso tempo sia rassicurazione che dolcezza. Il mio papà non l’ho mai ritenuto un padre autoritario ma un padre che mi ha insegnato- probabilmente senza volerlo- la sensibilità e allo stesso tempo la fermezza d’animo, che non si manifesta con l’aggressività bensì con la calma interiore, e l’onestà intellettuale che per me oggi è un valore fondamentale.
Io vedo mio padre come un uomo per sempre giovane, pieno di una carica vitale e un entusiasmo quasi infantile che è impossibile spegnere.
Se dovessi dedicargli una canzone sicuramente gli dedicherei una canzone dell’epoca beat, moderna e ritmata ma allo stesso tempo malinconica, come Hey Jude dei suoi amati
Beatles.

Per le vostre dediche scrivete a: [email protected]

Federica Gullotta – Foto Getty Images

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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