Checco Zalone continua a riempire le sale. Zalone (vero nome Luca Medici classe ’77 di Bari), mette a segno un altro sucsesso al botteghino con il suo ultimo film intitolato “Quo vado?”. Eh già, dove vuole arrivare questo comico di origini pugliesi?

Diciamo subito che le sue prime quattro opere cinematografiche hanno guadagnato cifre stratosferiche. Dopo l’apripista “Cado dalle nubi” del 2009, è arrivato “Che bella giornata” del 2011 con 43.474.047, superando anche gli incassi de “La vita è bella” di Roberto Benigni. Ma non è finita qui perché nel 2013 esce “Sole a catinelle” che ha guadagnato ben 51.000.000 euro e poi quest’ anno con “Quo Vado?” che nelle prime 24 ore di programmazione ha sfiorato la bellezza di 7 milioni di euro.

Insomma, questo cabarettista (si è fatto conoscere al grande pubblico con Zelig), comico, musicista, cantautore, imitatore, attore, conduttore televisivo e sceneggiatore, ha creato un genere, simile ma non uguale a quello dei cinepanettoni, facendo diventare i suoi film, in poco tempo, dei veri e propri cult. Ma come mai tutto questo successo da parte del pubblico? Semplicemente perchè Zalone incarna nei suoi personaggi, un unico vero e unico personaggio: l’ italiano. Non l’ italiano dei tempi moderni o quello di antica memoria, ma l’ italiano che è rimasto sempre uguale a se stesso. Specialmente nell’ultima fatica, il comico barese ha voluto descrivere (a modo suo s’ intende), quel tipo di italiano attaccato, come non mai, al posto fisso. Non si rinuncia mai al posto fisso, ma che scherziamo?

Non fai nulla tutto il giorno e vieni pure pagato, cosa vuoi di più? E così il nostro Checco inizia la sua battaglia contro il ministero e più precisamente contro una dottoressa in carne e ossa, per mantenere il suo lavoro (chiamiamolo così). “Quo Vado?” è una commedia irriverente ma che nel suo complesso fa riflettere. Perchè una commedia funzioni non basta far ridere (certo è essenziale), ma non è tutto. Il pubblico si riconosce nei personaggi quando fanno emergere anche il lato umano, non solo quello grottesco. La macchietta inconsistente, che poteva andare bene qualche anno fa, nel 2016 non va più di moda. Ora tutto il cinema italiano, volente o nolente, deve fare i conti con il tornado Checco Zalone che sta spazzando via tutta la concorrenza (cinepanettone compresi). In un momento di crisi generale della nostra economia e non solo, i film targati Medici- Nunziante (suo amico e regista), sono una boccata d’ aria fresca che mancava nel nostro settore cinematografico.

Poi la critica può anche schierarsi contro la comicità di questo barese venuto quasi dal nulla, ma tutti devono riconoscergli che il suo modo di fare arte funziona. Anche l’ artista deve vendere le sue opere per tirare a campare. In questo caso, Zalone ha saputo essere artista e venditore allo stesso tempo, e questo lo ha portato a salire ben più di un gradino. Aspettiamoci quindi un altro successo da parte di questo grande uomo di spettacolo che continuerà a stupirci per la sua incredibile e comica naturalezza.

A cura di Nicola Luccarelli

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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