Non sarà una sinfonia beethoveniana, ma la quinta offre grandi scontri ed emozioni, oltre alle immancabili polemiche.

Le danze prendono il via con Fiorentina-Juve, scontro mai fine a se stesso, con i viola che tengono il pallino in mano per lungo tempo e Perin che diventa l’eroe bianconero, dato che para anche un rigore; di lavoro ce n’è tanto da fare e questo vale sia per Italiano che per Allegri, con la differenza che il secondo “deve” vincere per forza.
Derby milanese sul far della sera, che il Diavolo vince sfruttando al meglio i troppi errori dei nerazzurri; quando poi questi si risvegliano, ci pensa Maignan a tenere il preziosissimo vantaggio.
Milan come sempre pieno di voglia di vincere, Inter dove in molti paiono assenti e ad aspettarli c’è il Bayern!
Serata olimpica, con la Lazio che si ritrova di fronte un Napoli indispettito dal pari interno con il Lecce.
Alla fine ad essere indispettito è Sarri, che quando perde trova sempre un colpevole, che questa volta è l’arbitro, mentre Spalletti si gode altri tre punti ed una prestazione positiva e promettente.
Conquista il primo punto la Cremonese, contro un deludente Sassuolo; poche le emozioni ed i tiri in porta, in un incontro di cui c’è davvero poco da commentare e ricordare, certo che giocare di questi tempi alle 12,30 …
Meglio va, per fortuna, con Spezia e Bologna, che si rincorrono per un 2-2 finale; nulla di trascendentale, ben inteso, ma perlomeno si vedono delle reti e qualcosa di molto più simile al gioco del calcio.
Vince la sua prima partita il Verona, che batte la Sampdoria in un veloce susseguirsi nei minuti finali, e recupero, del primo tempo; così Cioffi respira, mentre il professore veleggia sempre più nei bassifondi.
Serata nel segno dell’Udinese, che manda in bambola una Roma che pare un calcio balilla; Sottil gongola, mentre  Mou esce non troppo contento e se la prende con l’arbitro, ma dei suoi si salva il solo Dybala, e quindi?
Salernitana ed Empoli chiudono in pareggio quello che potrebbe, ed al momento non è, essere uno sconto salvezza, dimostrando di avere i mezzi per lasciare le sofferenze ad altri.
In contemporanea a Monza, l’Atalanta si conquista il primato solitaria, lasciando i biancorossi a leccarsi altre ferite ed una classifica che piange.
A chiudere, il Lecce fa soffrire il Torino, ma infortuni o meno, i granata tornano al successo con merito, dimostrando di avere carattere e voglia da vendere.
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Lapresse
Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani

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