La nostra editorialista, Sandra Vezzani, nonchè poetessa da lungo corso, ha scritto per i popoli del Mondo, queste righe di grande emotività in un momento di “guerra”. La speranza che dopo la lettura, possa aprire il cuore e allungare la mano a chi desideriamo, a chi vogliamo bene.

QUESTO VOLEVO DIRTI

Ti guardo
mi guardi
abbassi il giallo becco
che spunta tra nere piume
nel primo mattino
questo ti voglio dire
dovevamo fermarci
dovevo fermarmi
per vederti
per sentire il tuo canto
per stare dentro le cose
mentre il tutto
era fuori di noi

Ho aperto la finestra
vorrei che entrassi
adesso siamo qui
io e te
tutte le mattine
e tu
mi regali il tuo canto
io, il mio sguardo
pieno di doni
pieno del senso della terra
viva per davvero

siamo ora, tutti, parte di un universo intero
sento una voce sola
di potenza
senza parole
non ci sono baci, carezze
ognuno è dentro la frenata
che ci riporta indietro
alle antiche e primitive madri

c’è il verde dei prati
delle margherite bianche
dei fiori di campo
c’è il cielo che tinge di ocra i morti
ci sono tutti, insieme
un solo organismo
portiamo in comune la specie

odo campane di Pasqua
è domenica
ma siamo fermi
canto piano
per non svegliare nessuno
e per la prima volta
vorrei stringere con la mano
un’altra mano
suonano campane ma non a festa
per dirci che siamo insieme
adesso
che sappiamo quanto è triste
stare lontano un metro
torneremo
dilatati
a sorridere
sfioreremo mani
con la delicatezza di un gesto
staremo attenti
a sentire forte l’intesa
andremo insieme
verso il fare della vita
sì, staremo attenti
questo volevo dirti

Foto Shutterstock

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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