Per fortuna che non si assomigliano. Ma sapere che sulla panchina del Lecco ad attendere il Cesena, c’è FOSCHI che carica la sua squadra in una semifinale playoff (gara d’andata), nel sillogismo araldico di parentele lontane quasi mi inquieta.

Ma che ci fa un FOSCHI a Lecco con l’intento di fare affogare il cavalluccio? Personalmente in vita ne ho solo conosciuto due, uno è Rino e l’altro Romano il nostro ex barbiere del Salone Barriera che se ne è andato sereno in pensione, ma che era luogo tra una barba e l’altra di ricordi straordinari bianconeri.

Un FOSCHI allenatore andare contro i nostri colori romagnoli questa ha le “palle” calcistiche. E, che sostiene il CESENA forte, ma alla pari dell’Ancona e del Pordenone, allora significa che proverà in ogni modo di farci passare un brutto dispiacere questa sera al Rigamonti.

Forse le sue dichiarazioni in sala stampa che servono per caricare l’ambiente manzoniano, mi fanno, invece, capire ben altro; FOSCHI ha ben capito che i ragazzi di  mister Toscano se in vena, valgono il doppio.

L’unica speranza, dunque che il Lecco può avere per superare la prima prova è quella di trovare un Cesena deconcentrato, altrimenti le qualità individuali di De Rose, Adamo, Corazza, Sphendi, Silvestri, Brambilla, Mercadante si illumineranno come ceri battesimali.

Foschi Luciano di Albano Laziale che per due anni ha allenato anche il Ravenna, sa da solo che il temperamento, il carattere del Cesena, unica testa di serie rimasta in vita per vincere questi playoff con la migliore difesa e attacco, sono valori che non fanno dormire di notte chiunque la deve affrontare.

Tra un Foschi e gli altri, mi taglio i baffi! Un grandissimo abbraccio ai nostri tifosi che stanno viaggiando per assistere ai Promessi sposi bianconeri.

Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Lapresse

 

 

Il Direttore Editoriale Carlo Costantini

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