E’ stata una “prima” di sorprese, la gara che ha inaugurato il Campionato Mondiale di Moto GP sul circuito spagnolo di Jerez, con il francesino Fabio Quartararo che finalmente è riuscito a tagliare per primo il traguardo, dopo aver dimostrato nella scorsa stagione di essere velocissimo in prova, ma di non riuscire ancora a trovare la stoccata vincente in gara.

La sorpresa enorme però è stata la caduta del Campione del Mondo, Marc Marquez, che prima ha rischiato grossissimo con un’uscita di pista ed un’avventurosa escursione nella ghiaia, che lo hanno di colpo fatto finire nelle retrovie, anche se staccato solamente di una decina di secondi dalla testa della corsa.

Da quel momento Marc ha iniziato una furiosa rimonta, fatta di giri record, tanti sorpassi ma pure un bel po’ di rischi, visto che nei primi giri pareva in grado di controllare la corsa senza grosse difficoltà; uno dopo l’altro ha saltato chi lo precedeva come tanti birilli fino a portarsi a ridosso di Vinales, in quel momento al secondo posto, a sei giri dal termine, dimostrando di essere assolutamente in grado di passarlo.

Due giri e per Marc arriva il patatrac, con la moto che scivola e, sulla ghiaia, questa volta gli finisce sul braccio destro, provocandogli la frattura dell’omero che verrà ridotta martedì a Barcellona, con l’operazione che lo farà sicuramente fermare almeno per la gara del prossimo fine settimana, ancora in Spagna.

Da quando, nel 2013, Marquez corre in Moto GP non gli era mai successo di non terminare il primo appuntamento stagionale, ma non sempre la fortuna può essere amica e per il campione spagnolo sono parecchie le volte in cui, oltre alla sua indiscussa bravura, la Dea bendata gli ha dato una mano.

Si gioisce invece in casa Yamaha, con Quartararo primo sulla moto della Petronas, ma di fatto ufficiale, ed il secondo posto di Vinales, che poco ha potuto per contrastare quello che nella prossima stagione sarà il suo compagno di squadra e sta dimostrando sarà forse più rivale che alleato, preoccupando lo spagnolo che dopo i bei risultati una volta passato nella classe regina, vive di un po’ troppi alti e bassi di rendimento.

Buona anche la prestazione delle Ducati su un circuito non favorevole ai bolidi di Borgo Panigale; Dovizioso ha dimostrato di essere sempre il migliore tra i piloti della rossa, sopravanzando nel finale la Pramac di Miller, che l’anno prossimo sarà guida ufficiale Ducati, al posto di Petrucci.

Il Dovi, nonostante non sappia ancora se rinnoverà o meno con la Casa di cui difende i colori dal 2013, e con qualche problema fisico da superare, ha confermato di essere un grande pilota, non a caso l’unico che negli ultimi tre anni ha saputo dar filo da torcere ad un fenomeno come Marquez; può essere che in Ducati torni il tanto chiacchierato e sopravvalutato Lorenzo, ma sarebbe davvero saggio lasciare andare Andrea per il “lamentoso” maiorchino?

Dunque Yamaha e Ducati ai primi posti di Jerez, con la KTM di Pol Espargaro a rompere il predominio delle due case, al sesto posto; il futuro pilota HRC è bravo e merita davvero la chiamata della Honda, che ha bisogno di un pilota affidabile da affiancare a Marquez (il fratellino Alex è ancora distante dal valere una moto ufficiale e nella Scuderia di Cecchinello potrà certo fare esperienza senza troppe pressioni, anche se …. sarà sempre il fratellino …. e difficilmente altro), vista anche la scarsità di risultati ottenuti dal resto della truppa, con Nakagami al decimo posto, staccato di quasi ventidue secondi dalla vetta, ed il Marquez piccolo dodicesimo, più per gli altrui ritiri che per bravura vera.

Infine c’è il Dottore, fermatosi quando, dopo grossi problemi di gomme, il motore della sua moto si è improvvisamente fermato; Valentino è forse andato troppo in là con la carriera ed è da pensione? Difficile a dirsi, così come pare strano sentire che le sue gomme vanno in crisi per il modo di guidare di uno che magari non vale più una gomma su misura, ma pur sempre uno che ha scritto la storia del motociclismo, e che STORIA!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa

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Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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