E’ Pordenone la città italiana in cui si vive meglio e Foggia l’ultima in classifica per qualità della vita. Cambio al vertice rispetto a dodici mesi fa: Trento scende in seconda posizione, seguita da Padova e Ascoli Piceno. Pordenone sale in vetta nel gruppo 1, ossia quello in cui la qualità della vita è buona in cinque parametri su nove (affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione formazione capitale umano, reati e sicurezza).

Il balzo più grande nel ranking però lo ha fatto Ascoli Piceno: la città marchigiana guadagnando ben 37 posizioni. Nella top ten domina anche quest’anno il Nordest, dove compaiono anche Verona, Treviso, Bolzano e Udine. Chiude la parte alta della classifica, in decima posizione, Siena.

Aree urbane: bene Roma e Genova
Per quanto riguarda le grandi aree urbane si registra la positiva performance di Roma, oggi in 50esima posizione ma in netta risalita rispetto al 76esimo della passata edizione. Situazione opposta invece per due grandi città del nord: Milano passa dal 29esimo posto al 45esimo mentre Torino dal 49esimo scende al 64esimo. In classifica Venezia occupa la 30esima casella, subito davanti a Firenze. Genova è 52esima ma con un guadagno di 14 posizioni rispetto a un anno fa. ​Napoli, che nell’ultima rilevazione era terzultima, scavalca due città e’ si colloca in 103esima posizione.

Sono i dati ricavati dalla 22esima edizione della classifica annuale stilata da ItaliaOggi e Università La Sapienza di Roma, in collaborazione con Cattolica Assicurazioni.

Foggia all’ultimo posto
In 107esima e ultima posizione c’è Foggia, inserita nel gruppo 4 ovvero quello in cui la qualità della vita e insufficiente in 7 dimensioni su 9 (affari e lavoro, ambiente, sicurezza sociale, istruzione formazione capitale umano, reddito e ricchezza, reati e sicurezza, tempo libero). Il capoluogo pugliese è preceduto da Crotone, Agrigento e Siracusa.

La classifica per parametri Affari e lavoro – Bolzano e Bologna aprono la classifica, mantenendo le posizioni di vertice già ottenute nelle passate edizioni, cosi come Trento, che al terzo posto di nuovo conferma i piazzamenti già ottenuti negli ultimi anni. Seguono Cuneo, Fermo e Rimini.

Reati e sicurezza – Ascoli Piceno è la provincia più sicura d’Italia, confermando gli ottimi piazzamenti già conseguiti nelle passate edizioni. Seguono Nuoro, Treviso e Oristano, che a loro volta confermano la presenza nelle zone alte della classifica. Sicurezza sociale – La provincia di Imperia quest’anno apre la classifica con un balzo di 89 posizioni, seguita da Benevento, Ascoli Piceno e Fermo.
Le province del Sud tornano a figurare nel gruppo di testa, invertendo una tendenza consolidatasi nelle ultime sette edizioni.

Istruzione – E’ Trento a classificarsi in prima posizione in istruzione, formazione, capitale umano. A seguire Bologna, Trieste e Udine.

Tempo libero e turismo
– Siena si conferma al primo posto nella classifica del tempo libero e turismo, confermando i piazzamenti conseguiti nelle sei passate edizioni, cosi come Rimini, Aosta e Verbano-Cusio-Ossola, mentre Grosseto si piazza in quinta posizione.

Reddito
– Milano conferma il piazzamento dello scorso anno e guida la lista nella sezione dedicata al tenore di vita. A seguire nel gruppo di testa troviamo Bologna, che a sua volta conferma il secondo posto del 2019, Aosta e Parma.

Salute
– Isernia resta al primo posto, seguita da Terni, Cagliari e Catanzaro, che a loro volta confermano i piazzamenti. Nelle 18 posizioni di testa diminuisce la presenza di province del Nordovest e si incrementa quella dell’Italia centro-meridionale. Popolazione – Come nelle cinque passate edizioni dell’indagine, Bolzano si conferma al primo posto nella classifica della popolazione. Seguono, a posizioni invertite rispetto allo scorso anno, Barletta-Andria-Trani e Caserta, mentre Ragusa si piazza al quarto posto.

A cura di Stefano Severini – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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