Il clima è sempre più teso, e cresce ogni giorno la paura che possa scoppiare una guerra dopo che Washington ha deciso di inviare una portaerei e la sua flotta nelle acque della penisola coreana.

Una scelta rischiosa, soprattutto sapendo quanto il governo di Pyongyang soffra di un “complesso di inferiorità”, parzialmente controbilanciato da manifestazioni di aggressività, quali lanciare missili verso il mare del Giappone. C’è poi anche la questione dei test nucleari… Ma non è sempre vero che l’attacco sia la migliore difesa. Com’era prevedibile, infatti, la Corea del Nord ha condannato la decisione americana, definendola “una mossa sconsiderata” e dichiarando di essere pronta alla “guerra”.

Pyongyang ritiene l’invio della portaerei Usa una dimostrazione del fatto che l’America sarebbe pronta ad “invadere” la Nordcorea: questo almeno è quanto sostenuto da un portavoce del ministero degli Esteri nordcoreano, secondo l’agenzia statale KCNA.

Pyongyang “è pronta a reagire in qualsiasi modalità di conflitto scelta dagli Usa”.

Il portavoce nordcoreano ha aggiunto: “La prevalente grave situazione prova ancora una volta che la Corea del Nord era totalmente nel giusto quando ha aumentato le sue capacità militari di auto-difesa e di attacco preventivo avendo la potenza nucleare da pivot. Prenderemo le più dure reazioni contro i provocatori per difenderci da potenti forze armate e mantenere il percorso da noi stessi scelto. Considereremo gli Usa pienamente responsabili delle catastrofiche conseguenze legate alle sue azioni oltraggiose”.

Il governo di Pyongyang continua con le sue ambizioni atomiche, così il presidente Donald Trump ha ipotizzato che gli Usa possano prendere azioni unilaterali.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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