Il “rifiuto di alcuni Paesi occidentali a cooperare normalmente” con la Russia, “incluso nella sfera energetica, ha già colpito gli europei e gli Usa“.
Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, nel corso di una riunione governativa in videoconferenza, sottolineando che ora “l’inflazione aumenta”. La Russia può aumentare i i consumi interni di petrolio, gas e carbone, aumentare la raffinazione – ha proseguito – e trovare mercati esteri alternativi per le sue risorse.

“C’è il compito urgente per tutti i ministeri di riorganizzare il proprio lavoro per garantire il funzionamento delle imprese nell’Artico, la fornitura di medicinali, alimenti, carburante, riscaldamento” ha detto ancora il Presidente russo. “E’ necessario che tutto questo si svolga senza interruzioni, e che i prezzi nelle città rimangano stabili necessario garantire l’uscita delle navi dai porti e i trasporti, con la possibilità di prevedere un gestore unico nel Nord per i trasporti”.

Di fronte alla pressione delle sanzioni, dunque la Russia deve prestare particolare attenzione a progetti e piani relativi allo sviluppo della zona artica, prosegue. “Tenendo conto delle varie restrizioni e pressioni dovute alle sanzioni, dobbiamo prestare particolare attenzione a tutti i progetti e piani relativi all’Artico. Non rimandarli, non spostarli”, ha spiegato Putin. Secondo il leader del Cremlino, al tentativo di frenare lo sviluppo della Federazione russa, è necessario rispondere con lo sviluppo di progetti, principalmente in ambito sociale. “Centinaia di nostri cittadini vivono e lavorano nei territori artici e praticamente tutte le aree della sicurezza nazionale del nostro Paese sono concentrate”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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