Scambio di accuse tra Kiev e Mosca nel giorno della tregua umanitaria temporanea nella città di Mariupol, città del sud dell’Ucraina martellata da settimane di intensi bombardamenti russi.

Kiev per altro sottolinea che “non c’è un cessate il fuoco a Mariupol, la città è ancora sotto attacco. Il cessate il fuoco riguarda i corridoi umanitari, il segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia”. Lo ha detto la vicepremier ucraina con delega alla Reintegrazione dei Territori Occupati, Iryna Vereshchuk, incontrando in videocollegamento i media internazionali a Leopoli. Inoltre, ha spiegato, “non abbiamo un mediatore, non ci sono organi terzi che possono verificare l’eventuale violazione del cessate il fuoco”.
Intanto una forte esplosione è stata avvertita nel centro di Kiev. Lo riferisce il Kyiv Independent. Il media ucraino rileva che potrebbe essersi trattato di un missile russo abbattuto dalla contraerea oppure che il missile abbia centrato il suo obiettivo.

IL GAS RUSSO – Putin ha firmato il decreto presidenziale sulle regole del commercio di gas naturale russo con i cosiddetti Paesi ostili per il pagamento in rubli. Lo ha comunicato lo stesso leader russo, aggiungendo che entrerà in vigore da domani, primo aprile.

“Nessuno ci vende niente gratis, e noi nemmeno faremo opere di carità. Ciò significa che i contratti esistenti, in caso di mancato pagamento del gas in rubli, saranno interrotti”, ha detto Putin.

Francia e Germania “si preparano” nel caso in cui la Russia bloccasse le forniture. “Abbiamo guardato i contratti, c’è scritto che si paga in euro. E ho chiarito nella telefonata che rimarrà così”.

Lo ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz rispondendo a una domanda in cancelleria sul colloquio di ieri con Putin e anche sull’ultima dichiarazione del Cremlino (di pochi minuti fa) che ha ribadito che il gas andrà pagato in rubli.

“Le imprese potranno pagare, vorranno pagare e pagheranno in euro”, ha aggiunto.Il prezzo del gas balza in Europa dopo le parole del presidente russo, Vladimir Putin sul pagamento in rubli. Ad Amsterdam le quotazioni sono balzate a 127 euro al Mwh, per poi ripiegare a 123 euro con un rialzo dell’1,5%.
A Londra il prezzo sale a 302 penny al Mmbtu, in rialzo del 5,6%.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui