Nel punto fatto alla vigilia della trentadesima giornata del Torneo cadetto, avevo scritto di un turno con molti incroci testa/coda, ma nessuno scontato; un po’ perché la B è sempre incerta anche quando c’è differenza in classifica, un po’ perché in un campionato dove a farla da padrone è il fisico più della tecnica, è meglio non dare nulla per scontato.

In effetti, a leggere i risultati, su quasi tutti i campi si è giocato nel segno dell’equilibrio e solo a Bari e Palermo l’equilibrio è durato poco, con la conseguenza del dilagare delle formazioni di casa; per il resto, compreso il 3-1 del Parma, si è lottato sino al fischio finale e non sempre è andata come si pensava.

L’Empoli ha vinto anche a Pescara ed ha aumentato il vantaggio sul Frosinone, fermato sul pari a Terni, ma entrambe le prime della classe hanno incontrato difficoltà ben maggiori di quanto dica la classifica delle quattro formazioni.

I ragazzi di Andreazzoli hanno un potenziale incredibile in attacco e se fermi uno dei bomber azzurri ti trovi trafitto dal compagno cui, giocoforza, hai prestato meno attenzione, mentre la formazione di Longo sta vivendo un momento in cui non sempre la forza e completezza della rosa riesce a venire fuori.
In più, il Palermo ha rosicchiato altri due punti ai ciociari, con la possibilità di superarli vincendo il recupero di Parma; i ragazzi di Tedino temevano l’incontro con un Carpi che faceva punti da quattro turni, anche a causa dei tanti nazionali assenti, ma ci ha pensato un Coronado fenomenale a togliere tutti i pensieri ai suoi.

Al quarto posto, il Bari (3-0 al Brescia) ha raggiunto il Cittadella fermato (2-1) a Venezia, con i lagunari che inseguono ad un solo punto e proprio galletti e neroverdi hanno anch’essi un turno da recuperare, cosa che potrebbe ulteriormente avvicinarli al Frosinone.

In zona play off, il Parma vince un bell’incontro su di un Foggia che avrebbe meritato di più, e raggiunge il Perugia che pareggia a Cesena; entrambe le formazioni devono recuperare un turno, anche se pare difficile possano giocarsi la promozione diretta.

Ai margini della zona spareggi-promozione si ferma, come detto, il Carpi, che viene raggiunto ma non superato da uno Spezia che pareggia in casa (in dieci) contro l’Ascoli, confermando i soliti problemi di continuità; mentre conferma il periodo di calo la Cremonese, sconfitta in casa dall’Entella e raggiunta dalla Salernitana che supera, in casa, il Novara.

Sconfitte Foggia e Pescara, fa un passettino in avanti l’Avellino che pareggia a Vercelli un incontro in cui il solo scopo dell’undici di Novellino era uscire imbattuti, e buon per i lupi che la Pro non abbia un bomber in grado di chiudere il lavoro della squadra e che gli episodi non siano certo girati favorevolmente alle bianche casacche.
Fa invece un bel colpo l’Entella, che vince a Cremona a raggiunge il Novara battuto a Salerno; i liguri tirano un sospiro di sollievo non da poco, anche se per loro come per gli azzurri piemontesi il punticino che li separa dalla zona play out non è certo sinonimo di fine di una lotta durissima sino alla fine.

Nelle ultime cinque posizioni solo il Brescia esce sconfitto, mentre non tutti i pareggi di Cesena, Pro Vercelli, Ascoli e Ternana hanno lo stesso peso ed effetto psicologico nella corsa verso la salvezza, anche se bisognerà attendere i recuperi per avere un quadro più completo di un fondo classifica che promette scintille!

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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