La Serie A si ferma per lasciare spazio alle prime amichevoli delle Nazionali che saranno impegnate al Mondiale di Russia, anche se non tutti i protagonisti del nostro campionato naturalmente si riposeranno, visto che in molti hanno risposto alle convocazioni, mentre più in generale si cerca di trovare le ultime risorse per lo sprint finale.
In classifica, considerando che in molte hanno ancora un turno da recuperare, la Juventus comanda ma è tornata da Ferrara con un solo punto, cosa non proprio attesa alla vigilia, ed ha visto dimezzarsi il vantaggio sul Napoli che, a sua volta, ha sofferto non poco per piegare il Genoa, al San Paolo.
La fatica comincia a farsi sentire per entrambe le formazioni di testa, gli impegni sono tanti, il fiato sempre meno, e non sempre le avversarie sono disposte ad arrendersi senza provare ad utilizzare tutte le armi di ci dispongono; ecco quini che anche Spal e Genoa possono rivelarsi più ostiche da battere rispetto a quanto dice la classifica e le forze in campo.
Il resto della lotta Champions vede la Roma tornare con i tre punti dal difficile campo di Crotone, mentre l’Inter dilaga in casa Sampdoria, con un Icardi autore di una quaterna e la Lazio si vede superata proprio dai nerazzurri, non riuscendo ad andare più in là del pari casalingo contro un Bologna per nulla arrendevole.
Tre squadre per due posti, con l’Inter che deve recuperare il derby ed un Milan che insegue e vincendo la stracittadina potrebbe trovarsi sul carro che insegue l’Europa che conta, avendo avuto ragione, nel finale di partita, di un Chievo che lotta ma è ormai pericolosamente invischiato nella lotta retrocessione.
Intanto ai margini della zona UEFA, l’Atalanta ne fa cinque al Verona e raggiunge la Sampdoria che, invece, cinque ne prende in casa dall’Inter; gli atalantini hanno ormai “digerito” l’uscita dalle Coppe e stanno ritrovando lo slancio della scorsa stagione, mentre i doriani sono in calo, come dimostrano le nove reti subite nelle ultime due uscite con Crotone ed Inter.
Non si ferma la Fiorentina, che vince in casa di un Toro giunto alla quarta sconfitta consecutiva; i viola viaggiano con Astori nella mente e nel cuore ed hanno quindi motivazioni che ad altri difettano, mentre la formazione di Mazzarri non riesce ad esprimere un potenziale che ci sarebbe ma è frenato da una condizione fisica scadente (ma il Toro si è allenato adeguatamente sotto la gestione Mihajlovic visto ciò che esprime il campo ed i numeri dei dati statistici?) e da carenze caratteriali di più di un calciatore granata.
Guadagna un buon punto il Bologna in casa della Lazio, ma per aspirare a qualcosa di più è necessario che i rossoblu diano finalmente più concretezza al loro cammino; troppo ondivaga la formazione di Donadoni, cui manca spesso l’attenzione necessaria, oltre alla capacità di evitare quegli alti e bassi che sono stati costante delle ultime stagioni.
Come il Torino, anche l’Udinese non sa più andare a punti, visto che contro il Sassuolo è arrivata la quinta sconfitta consecutiva; la formazione di Oddo è anch’essa vittima di un cammino che non ha mezzi termini, o è prolificissimo, oppure negativo al massimo, senza che si riesca a trovare una quadra a questi alti e bassi.
Alti e bassi che sono pure del Genoa, anche se bisogna riconoscere che non era la trasferta di Napoli a dover essere presa come termine di paragone per una formazione che, battuta l’Inter, non ha più raccolto nessun punto, ma è ancora relativamente a distanza di sicurezza dalla lotta per non retrocedere.
Lotta da cui non è del tutto fuori il Cagliari, che fa un bel passo avanti vincendo a casa del Chievo, ma potrebbe chiedere i punti della maggior tranquillità proprio nel recupero con il Genoa; mentre come detto, con la vittoria di Udine, il Sassuolo torna a casa con tre punti preziosissimi, dopo una sequela interminabile di giornate in cui quello che veniva raccolto era poco conforme a quanto meritato.
La formazione di Iachini non è certo fuori dalla zona pericolosa, anzi, ma sta certamente meglio di un Chievo, raggiunto dalla Spal, e che pare in difficoltà che nessuno avrebbe immaginato; Maran è assolutamente un buon allenatore e la rosa clivense estremamente esperta, ma non sempre i risultati premiano ed i gialloblu rischiano davvero tantissimo, specie se dovessero aprirsi crepe in un ambiente sempre compatto e tranquillo.
Chi ha fatto un passo indietro ed oggi retrocederebbe è il Crotone, ma la Roma, pure allo Scida, è avversario contro cui le speranze non sono molte, anche se i rossoblu hanno cercato in tutti i modi di non soccombere e non sono certo spacciati quando alla fine mancano ancora tantissime giornate.
La situazione è invece assai più difficile per un Verona che è capace di battere Torino e Chievo, ma poi viene letteralmente “demolito” dall’Atalanta; l’Hellas non riesce a dare continuità ai propri risultati e certe batoste si pagano non solo in termini di punteggio, ma anche ed ancor più pericolosamente sotto l’aspetto psicologico.
Ultimo e sfortunatissimo, il Benevento non ha più nulla da chiedere visto che ormai ha entrambi i piedi in B, però i giallorossi continuano a lottare e certamente lasceranno un ricordo migliore di quello di tante avversarie più forti dei campani, ma che in campo mettono svogliatezza e poco altro; i limiti della formazione di De Zerbi sono tantissimi ed evidenti, però il cuore e l’impegno non mancano mai e quindi applauso, meritato.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – foto Galassi

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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