Mentre siamo in pieno mercato invernale (per lo più deludente, ma idee e soldi …) ed attendiamo l’imminente ripartenza del campionato, la Federazione del pallone nostrano cerca un Presidente e sono partite candidature e … polemiche!

Sibilia, Gravina, Tommasi, chi la spunterà alla fine, ammesso e non concesso che siano davvero questi i pretendenti ad una poltrona che scotta e dalla quale dovrebbe ripartire un mondo pallonaro che in realtà tutto sembra, meno che volere fare punto a capo?

Nel lotto delle candidature pareva doverci essere anche il signor Lotito, Presidente di Lazio e Salernitana, che dopo aver fatto assidua (e pesante) presenza intorno alla Nazionale ed in ambito federale, “voleva” ergersi a capo del calcio nostrano, non bastandogli evidentemente, essere il padrone di due formazioni calcistiche di A e B.

A fermare l’imprenditore romano ci hanno pensato i suoi colleghi, dato che da nessuna delle due leghe ha ottenuto la maggioranza dei voti, nonostante quanto lo stesso Lotito avesse messo in giro circa la maggioranza di firme ottenuta, ma stupirsi è certamente l’ultima cosa da fare in un mondo che a volte solo il “Dio denaro” riesce a mettere d’accordo.

Saranno così il Presidente della Lega Pro, quello dei Dilettanti e quello dei Calciatori a giocarsi la poltrona lasciata libera (a malincuore e con grande risentimento) da Carlo Tavecchio? Certo da qui al 29 gennaio di tempo ce n’è per vedere succedere ancora di tutto, perché come sempre, ognuno tira l’acqua al proprio mulino e tutto c’è salvo il voler mettere il bene del calcio al di sopra dei soliti, italianissimi, interessi personali.

Ho detto italianissimi, ma non è che nel resto del mondo le cose vadano tanto diversamente, e basta seguire gli scandali relativi alle scelte per le sedi mondiali per rendersene conto, ma da noi riusciamo a batterli tutti e non a caso ci si potrà stupire se alla fine arrivasse quel commissario tato auspicato dal Coni e dal suo Presidente (sai che pulpito!!!)?

A due settimane dal voto ancora non si è visto un programma che sia uno e quindi su chi e di cosa si può discutere? Al massimo si può cercare di dare i numeri (senza essere matti) derivanti da quanto ogni Lega pesi, anche se è opinione comune che raggiungere il 51% non garantisca di governare realmente e prendere decisioni condivise dai più, come invece sarebbe non solo opportuno ma necessario.

Il calcio italiano ha l’assoluta necessità di rinnovarsi e tornare ad essere presente nel gotha pallonaro mondiale, ma per farlo ha bisogno di un vertice autorevole e di facce nuove, cosa che sinceramente riteniamo impossibile o quasi, anche perché i Presidenti nostrani di occasioni ne hanno perse un’infinità, spesso“usati” (con grande facilità) da chi ha messo sotto il loro naso gli spiccioli e si è diviso il malloppo!

Due settimane e sapremo, intanto certamente ne sentiremo di tutti i colori, perché quella pallonara non è poi così diversa dalla politica vera, e considerando come vanno le cose qui da noi di cosa possiamo o dobbiamo ancora stupirci?

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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