Questa mattina, dopo un’intera notte passata a districare quel terribile inferno costituito dalle lamiere contorte, i vigili del fuoco e i soccorritori vedono sorgere il sole su quello che rimarrà nella storia come un disastro ferroviario immane.
Ieri, due treni si sono scontrati frontalmente sul tratto Andria-Corato della Ferrovia a nord di Bari. Quel tratto è ancora a binario unico, nonostante se ne progetti da diverso tempo il raddoppio.
Purtroppo, il bilancio dell’incidente si è aggravato pesantemente: 27 i morti e oltre 50 i feriti.
Il riconoscimento delle vittime sarà effettuato questa mattina al Policlinico di Bari, dove sono state portate “finora 22 salme per gli accertamenti legali”.
“E’ presto per fare valutazioni, ma è evidente che qualcosa non ha funzionato come avrebbe dovuto. E’ una tragedia incommensurabile. Ora ci dobbiamo occupare delle persone a bordo, poi avremo il tempo di capire cosa è successo”. Queste sono state le parole del direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti, nel corso di un intervento al Tg1. Nitti ha sottolineato che “sicuramente qualcosa non è andato come doveva andare: uno dei due treni non doveva essere lì. Quale, non so dirlo”.