Ci sono personaggi e personaggi, non solo nel mondo dello sport; alcuni però ci sembrano più vicini di altri, oserei dire più “umani”, forse per questioni legate al carattere, al loro modo di essere, e Marco Simoncelli, il Sic, è uno di questi …. anche adesso che sono passati dieci anni dalla sua morte.

Spesso si parla di destino, quello scritto per ciascuno di noi, che non conosciamo, magari a cui non crediamo, ma che ha scritto il nostro cammino; dentro ci sono luoghi che saranno parte fondamentale di un cammino e par Marco quel luogo è Coriano, ma non solo, dato che la Malesia ed il Circuito di Sepang sono stati gran parte del suo destino.
A Sepang, il 19 ottobre 2008, Marco termina il GP Mondiale della classe 250 al terzo posto e diventa Campione del Mondo; sempre in Malesia, il 23 ottobre 2011, il destino lo attende alla curva 11 al secondo giro della gara di Moto GP ….

…. la sua Honda sbanda, Marco tenta di tenerla in pista e sterza violentemente, portandosi verso centro pista, dove stanno arrivando Colin Edwards e Valentino Rossi …. l’impatto è tremendo, tanto che il casco di Simoncelli vola insieme alla sua moto, al suo corpo, a Edwards, mentre Vale rimane in piedi e riesce a proseguire ….

…. le immagini sono terribili, Marco è disteso inerme in pista, non si muove, mentre il resto dei contendenti rallenta e le bandiere rosse sventolano in pista; i soccorsi sono immediati, ma purtroppo servono solo a constatare che la vita ha lasciato Marco, a ventiquattro anni.
Il Sic se n’è andato, il suo 58 finisce sui cupolini e sui caschi anche della Formula 1, non vedremo più il suo sorriso ai box, la sua massa di riccioli spuntare dal casco mentre sulla linea di partenza i piloti cercano la concentrazione ….

Difficile dire cosa sarebbe stato della sua carriera, con quel suo modo guascone di vivere le gare, con quella simpatia che in gara diventava forza della natura, creando non poche polemiche con alcuni dei suoi avversari; la Kate sempre al suo fianco, papà Paolo insieme a lui in giro per i Circuiti del Mondo e Coriano, là dove c’erano pace, serenità, divertimento, famiglia e casa.

Il Sic in realtà è sempre qui, in mezzo a noi, in pista, a scherzare con i giornalisti della tv e con tutti quelli che lo incrociavano, anche con chi (e ce ne erano) lo amava poco, o magari nulla, chissà se perché invidioso o perché c’era sempre una curva dove mettere le ruote davanti.
19 ottobre, 23 ottobre, sempre lo stesso mese, sempre lo stesso Circuito, quello del trionfo e quello della morte, a segnare il destino, a scriverne la parola finale, anche se è stata la fine terrena, solo quella, dato che il resto ed anche di più sono ancora qui, insieme a noi, insieme al sorriso del Sic.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani Foto Imagoeconmica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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