Oltre 180 taxi hanno occupato piazza Castello, davanti al palazzo che ospita la Regione Piemonte, per contestare le nuove misure anti-Covid adottate dal Governo nei confronti di bar e ristoranti e il coprifuoco voluto dalla Regione a partire da questa sera. “Se in città tutto è chiuso chi prenderà i taxi?”, dicono i tassisti.

“Ci servono aiuti e incentivi per coprire le perdite”, concludono. Le auto hanno sfiato per le vie del centro cittadino. L’assessore regionale Fabrizio Ricca ha ricevuto una loro delegazione. “Ci siamo sempre stati, abbiamo garantito un servizio 24 ore su 24 mettendo a rischio la nostra salute e quella delle nostre famiglie. Le briciole stanziate per questo settore non sono bastate neanche per pagare quelle tasse mai sospese o abbuonate”, si legge in un volantino distribuito a Torino.

“Piuttosto che coinvolgerci nel trasporto degli studenti si preferisce ammassarli nei bus, metro e treni come carri bestiame violando spudoratamente le regole sul distanziamento sociale e mettendo a rischio la salute dei nostri ragazzi. Nel Dpcm di agosto sono stati approvati 35 milioni destinati ai buoni taxi per le famiglie meno abbienti. Dove sono finiti?”, chiedono ancora i tassisti torinesI.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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