La si potrebbe definire un’atleta da “pane ed acqua”, perché Stefania Belmondo, una cosa ha sempre abortito e combattuto: il doping, quella macchia che nello sport è presenza costante e nello sci di fondo ha spesso causato sconquassi nonché ribaltoni di classifiche, con diversa assegnazione di medaglie, anche a distanza di anni. 
Nata a  Vinadio il 13 gennaio 1969, Stefania è stata una delle principali atlete di ogni tempo a livello mondiale, seconda unicamente alla norvegese Maria Bjorn. 
Nata in montagna, a tre anni aveva gli sci ai piedi e sin dai primi anni di attività agonistica si è dimostrata fortissima, tanto da vincere, da Junior, due ori, un argento ed un bronzo mondiali.
Nel 1988 partecipa alle Olimpiadi di Calgary, ottenendo discreti risultati, tenendo anche conto della scarsa esperienza e della giovane eta; l’anno successivo arriva  la prima vittoria in Coppa del Mondo, in una 15 km a tecnica libera a Salt Lake City.
Forte su qualunque distanza, la Belmondo ottiene grandi risultati fino al termine del 1993, quando subisce due operazioni ad un piede a causa dell’alluce valgo, cosa che le comporterà diversi problemi, tanto da essere consigliata dai medici di chiudere la carriera, cosa che ovviamente non prende neppure in considerazione.
Stefania è un’agonista, stringe i denti ed alle Olimpiadi di Lillehammer, del 1994, vince due medaglie di bronzo, oltre a terminare quarta nella classifica finale di Coppa.
Dopo un paio di stagioni in cui non ottiene grandi risultati, vince quattro argenti ai Mondiali 1997, a Trondheim in Norvegia, dietro all’inarrivabile russa Valbe; anche in Coppa Stefania ottiene un grande risultato, finendo seconda nella classifica generale e vincendo la classifica dello sprint.
In quegli anni, altra grande rivale di Stefania è l’altra azzurra Manuela Di Centa, che a Lillehammer vince due ori, anche se in carriera i suoi allori sono molti meno di quelli della Belmondo, ma il carattere esuberante di Manuela la fa risaltare molto di più della rivale, più chiusa e riservata; tra le due spesso si accende qualche polemica, anche se poi quando è ora di fare squadra le polemiche vengono puntualmente chiuse in un cassetto.
Gli anni che vanno dal 1998 al 2002 sono i migliori di Stefania, pur con qualche pausa intermedia; arrivano infatti successi mondiali ed olimpici, oltre alla classifica finale di Coppa, che sanciscono tutta la grandezza e la forza di questa straordinaria atleta, che proprio al termine della stagione 2002 annuncia il proprio ritiro dalle competizioni.
Per capire appieno la forza della Belmondo ecco un breve sunto dei suo successi:
OLIMPIADI- 2 ori, 3 argenti, 5 bronzi
MONDIALI – 4 ori, 7 argenti, 2 bronzi.
MONDIALI JUNIORES – 2 ori, 1 argento, 1 bronzo.
COPPA DEL MONDO – 22 vittorie, 27 secondi posti, 24 terzi posti.
A tutto questo occorre ancora aggiungere 35 ori nei Campionati italiani.
Cos’altro aggiungere se non incoronare regina dello sci di fondo italiano di tutti i tempi?
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Cuneodice

scrivi a: direttore.costantinieditore@gmail.com

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui