E’ uno sciatore il protagonista di questo nuovo appuntamento della nostra Rubrica, per la precisione uno che ha praticato lo sci di fondo, sport per antonomasia delle regione in cui è nato: il Friuli Venezia Giulia.
Pietro Piller Cottrer, il famoso “Caterpiller”, è infatti nato a Pieve di Cadore il 20 dicembre 1974; originario di Sappada, Pietro è praticamente nato con gli sci di fondo ai piedi e diventare un atleta e solo stato il miglior modo per mettere a frutto le proprie doti naturali.

In campo internazionale, Pietro ha partecipato ai Mondiali giovanili del 1994, senza però ottenere un significativo risultato; sempre nel 1994 ha esordito in Coppa del Mondo, proprio nella “sua” Sappada, in una 15 km a tecnica libera.
Per la prima vittoria in Coppa si è dovuto attendere il 1997, quando si impone in una 50 km, sempre a tecnica libera, ad Oslo, vittoria resa ancora più prestigiosa in quanto la prima di un italiano nella prestigiosa classica norvegese.

Sempre nel 1997 è medaglia di bronzo ai Mondiali che si disputano sempre in Norvegia, a Trondheim, nella 4×10 km, insieme a Di Centa, Fauner e Valbusa, preceduti dai padroni di casa e dal quartetto finlandese.
Nel 1998 è la volta dell’ esordio olimpico, a Nagano, in Giappone, dove si piazza sedicesimo nella 50 km; il,quadriennio successivo non porta grandi risultati a Piller, la crescita è costante ma lenta, considerando comunque la sua ancor giovane età.
Arriviamo così al 2002 ed alle Olimpiadi di Salt Lake City, dove sa farsi rispettare.

Con il quarto posto nella 30 km, il sesto nell’inseguimento ed uno splendido argento nella staffetta 4×10 a tecnica mista, insieme a Zorzi, Maj e Di Centa.

Sempre in staffetta, a fine anno, arriva la seconda vittoria di Coppa, ancora con Di Centa, Valbusa e Zorzi; per Pietro è arrivato il momento di fare il salto di qualità ed il 2003 lo vede nuovamente primeggiare in una 15 km di Coppa, in Svezia.
Il 2004 non è un anno particolarmente brillante, mentre invece è d’oro il 2005, quello conquistato ai Mondiali di Oberstdorf, in Germania, in una 15 km tinta d’azzurro, visto che Pietro precede il compagno Fulvio Valbusa; sempre nel 2005, ma a fine anno, vince una 15 km in Canada, per ripetersi ad inizio 2006 in staffetta, in Val di Fiemme.

Il 2006 è l’anno delle Olimpiadi di Torino, e sulle Alpi piemontesi Caterpiller arriva in grande forma, conquistando il bronzo nella 30 km ad inseguimento, che prevede una prima frazione di 15 km a tecnica classica ed una seconda, sulla medesima distanza, a tecnica libera, con i concorrenti che partono secondo l’ordine d’arrivo ed I distacchi della prima frazione; la gara è spettacolare e sul traguardo finale piombato in tre, con un distacco tra oro e bronzo di 0,9 secondi, un niente.

A vincere è il russo Dement’ev, con il norvegese Estil che conquista l’argento e Piller che deve “accontentarsi” del bronzo; ma l’azzurro è ormai lanciato ed una settimana dopo, il 19 febbraio, arriva il momento della 4×10 km a staffetta mista (due frazioni in classica e due in libera).

Il tifo per gli azzurri è alle stelle ed il quartetto non delude, Valbusa, Di Centa, Piller e Zorzi conquistano l’oro di forza, staccando di circa sedici secondi la Germania, mentre il bronzo va alla Svezia!
Per Piller però le Olimpiadi non sono ancora finite el’ultimo sforzo lo riserva alla 50 km t.l., il 26 febbraio e però il grande giorno di Giorgio Di Centa, che vince l’oro, mentre Pietro finisce quinto giorno per il compagno come avesse vinto lui stesso.

Nel 2007 arriva un nuovo bronzo Mondiale, ancora una volta nella 30 km ad inseguimento ed ancora una volta dopo una volata a tre ed un distacco di 0,9 secondi tra il vincitore, il tedesco Teichmann ed il bronzo del nostro atleta, con l’altro tedesco, Angerer che si aggiudica l’argento.

Nel 2008 e nel 2009 arrivano altri due successi in Coppa del Mondo, e nel 2010 ecco la quarta partecipazione olimpica, a Vancouver, in Canada, dove arrivano piazzamenti non troppo brillanti nella 30, nell’inseguimento ed in staffetta, ma anche un’argento splendido nella 15 km, dietro il fuoriclasse svizzero Dario Cologna.

L’Olimpiade canadese è il canto del cigno di Caterpiller, che gareggia ancora fino al febbraio 2013, quando annuncia il proprio ritiro dalle competizioni, per entrare a far parte dei quadri tecnici della Nazionale azzurra.

Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto OASport

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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