Nato a Figino Serenza (Como) il 12 settembre 1952, ha iniziato come tantissimi sportivi di quei tempi, all’oratorio, solo che il suo sport non era il calcio ma la pallacanestro, e Pierluigi Marzorati, Pierlo per amici e compagni, della pallacanestro è stato un grande di livello assoluto.

Con la maglia della pallacanestro Cantù ha vinto di tutto, 14 Trofei, lo stesso numero vestito per tutta la sua carriera professionistica, sempre a Cantù, la “sua” squadra; 2 Scudetti, 4 Coppe Korac, 4 Coppe delle Coppe, 2 Coppe dei Campioni e 2 Coppe Intercontinentali, dall’esordio nel 1969, sino al 28 aprile 1991, quando appende le scarpette al chiodo, ma …. non in maniera definitiva!

Sono 692 le presenze in Serie A “dell’ingegnere volante”, altro soprannome legato alla laurea in ingegneria civile, conseguita al Politecnico di Milano a ventisei anni, con la bellezza di 8.659 punti messi a segno, ed un record difficilmente superabile, dato che, nella stagione 2006/2007 ha deciso di festeggiare gli ottanta anni della formazione canturina tornando in campo, l’8 ottobre, prima giornata di Campionato, contro i Campioni d’Italia della Benetton Treviso, circa due minuti che lo hanno fatto entrare, se ancora ce ne era bisogno, nella storia del Basket, primo cestista ad aver giocato nell’arco di cinque decenni ed anche il più anziano giocatore ad essere sceso in campo nella Serie A maschile!

Anche in Azzurro, con la maglia delle varie selezioni, Marzorati ha dato un enorme contributo; 277 presenze (primato assoluto) con la Nazionale maggiore, 2.222 punti (quinto assoluto), l’oro agli Europei di Francia del 1983, l’argento alle Olimpiadi di Mosca 1980, tre bronzi sempre Europei (1971, 1975, 1985) ed un altro bronzo all’Europeo Under 18, in Grecia nel 1970.

Alto 187 centimetri, Marzorati era un playmaker, il regista del gioco, il costruttore della manovra, con la caratteristica di essere molto veloce e quindi sempre pronto a rubare palla o riceverla da un compagno ad interrompere l’azione avversaria e partire in contropiede, azione che difficilmente non finiva con un canestro, altro gesto tecnico che (lo dicono i numeri) era nelle sue caratteristiche.

Nel 1972, durante una tournèe con la Nazionale, gli fu offerto di entrare in uno dei famosi college americani per studiare e giocare, ma a quei tempi le comunicazioni non erano certo quelle odierne e fu mamma Ernesta a decidere che il suo Pierlo sarebbe tornato in Italia, cosa che in ogni caso non gli ha impedito di diventare un grandissimo del suo sport e di entrare a far parte, nel 1974, della Selezione Europea, a fianco di nomi del calibro di Kosic, Belov, Brabender e Meneghin, una vera e propria collezione di leggende.

Nel 1991 Marzorati, terminata la carriera agonistica, è diventato Vice Presidente della Pallacanestro Cantù, carica che ha lasciato nel 1996, mentre dal 2010 al 2015 è stato Presidente del Comitato Regionale Lombardo del CONI, il tutto volgendo la propria carriera di ingegnere, dove ha fatto il consulente tecnico dell’impiantistica per la FIBA e curando i palazzetti delle Olimpiadi di Atene 2004 e Pechino 2008.

Un’icona ed una bandiera storica, questo è stato e sarà sempre Pierluigi Marzorati per la “sua” Cantù, dove, tra l’altro, nessuno indosserà mai più la canottiera numero quattordici, ritirata dalla Società per rendere omaggio ad un giocatore e ad un uomo come ce ne sono pochi!

Il Direttore Responsabile Maurizio Vigliani – Foto Redazione

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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