A volte nello sport è questione di generazioni, di anni in cui nascono campioni che fanno la storia, e di uno di questi campioni vogliamo raccontare oggi, che lo sport è sempre una passione, persino un lavoro visto che ha una scuola, lui che all’inizio del secolo è stato capace di vincere il Grande Slam, ovvero vincere Olimpiadi e Mondiale nei “suoi” 200 misti.
Massimiliano Rosolino di questo, ma non solo, è stato capace in una carriera durata quindici anni in cui tra vasca lunga e corta ha messo insieme quarantuno titoli italiani, quattordici europei, oltre ai già citati allori olimpico e mondiale (un oro vinto anche in vasca corta in staffetta), andando ben sessanta volte a medaglia in manifestazioni internazionali.
Nato a Napoli l’11 luglio 1978, da padre napoletano e madre australiana, Massimiliano ha fatto un po’ la spola tra i due Paesi e come la maggior parte degli sportivi ha iniziato a praticare il nuoto sin da giovanissimo; messosi in mostra in campo nazionale, Max ottiene i primi riconoscimenti internazionali ai Campionati Europei giovanili del 1994, dove conquista due argenti, che diventano tre ori, più un argento, nell’edizione dell’anno successivo, 1995 in cui esordisce anche agli Europei assoluti, dove conquista un bronzo in staffetta.
Nel 1996 arriva l’esordio olimpico, ad Atlanta, dove disputa tre gare, entra sempre in finale e conquista tre sesti posti, che servono da sprone per intensificare gli allenamenti e tentare di raggiungere i vertici del nuoto mondiale.
A Massimiliano non mancano il carattere né la determinazione giuste, così come non gli mancano l’ambizione e l’energia per poter crescere ed arrivare a competere per traguardi che tutti i ragazzini sognano; non a caso nella Circolo dove si allena lo chiamano scherzosamente il “cagnaccio”, proprio per l’intensità e la serietà con cui persegue i suoi ambiziosi progetti.

Gli anni dal 1997 in poi sono un crescendo per Massimiliano, che miete successi e medaglie ovunque si gareggi, come ad inizio ’98, quando si disputano a Perth, in Australia, i Mondiali, i primi a cui partecipa e dove vince un prestigioso argento nei 200 stile libero, oltre a finire quinto nei 400 stile ed ottavo con la 4×100 stile.
In Italia Rosolino continua a mietere successi, ma anche in campo internazionale sa farsi rispettare ed arrivano medaglie e piazzamenti, fino a fine 1999, quando agli Europei in vasca corta di Lisbona arriva finalmente il primo oro, nei 400 stile, oltre ad un argento ed un bronzo, medaglie che lo lanciano verso l’anno 2000, il nuovo secolo e le Olimpiadi di Sydney, in quell’Australia che è la sua seconda patria.
Il 2000 è un anno ricco di competizioni, a partire dai Mondiali in vasca corta, dove Max vince un argento e due bronzi, oltre a finire in finale con le staffette; ad inizio estate lo attendono invece gli Europei, dove conquista tre medaglie d’oro, nei 200 stile, nella 4×200, con cui vincerà l’oro in cinque edizioni consecutive, dal 2000 al 2008, ed in quei 200 misti che stanno diventando la “sua” gara.
E siamo a settembre, in Australia, all’Olimpiade, dove Rosolino compie un capolavoro nei 200 misti, dove insieme all’oro batte anche il primato dei Giochi, il suo medagliere è poi completato da uno strepitoso argento nei 400 stile, dove è secondo solo al fenomeno Ian Thorpe, che impegna sin quasi all’arrivo, battendo inoltre il record europeo, la terza medaglia è un bronzo nei 200 stile in cui batte, in semifinale, il primato italiano; arriva in finale anche con le due staffette che ottengono un quarto ed un quinto posto.
il 2000 si completa con gli Europei in vasca corta di dicembre, dove Massimiliano vince quattro ori: 200 misti e stile, 400 e 1500 stile, dove, in entrambe le gare, batte i rispettivi primati europei.
Il 2001 è per Rosolino un nuovo anno di grazia, con i Mondiali giapponesi, di Fukuoka quale obiettivo; in terra nipponica Max finisce quarto nei 400 stile e sesto nei 1500, ma vince l’argento (con Primato europeo) nella 4×200 e, cosa più importante, si conferma il migliore assoluto nei 200 misti.
Negli anni successivi Max tira un po’ il fiato, non disputa tutte le competizioni internazionali e, staffetta europea a parte, per vederlo sul gradino più alto del podio bisogna attendere gli Europei in vasca corta del 2003, dove vince l’oro nei 400 stile, gara in cui conquisterà quattro ori consecutivi, tra il 1999 ed il 2004.
L’albo d’oro di Rosolino non vedrà più arrivare medaglie olimpiche, né ad Atene 2004 e neppure a Pechino 2008, mentre saranno i Mondiali, sia in vasca lunga che corta, a dargli ulteriori medaglie, con l’oro in staffetta e due bronzi individuali nel 2006 (vasca corta), un argento sempre in staffetta nel 2007 in vasca lunga, un argento ed un bronzo individuali, oltre ad un bronzo in staffetta nel 2008, in vasca corta, che saranno gli ultimi piazzamenti sul podio della carriera di Massimiliano.
Nel 2009, dopo un’annata avara di risultati, Rosolino decide di ritirarsi dalle competizioni, per iniziare altre attività, sempre attinenti il nuoto, e diventare personaggio televisivo di grande successo.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Ansa
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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