In lotta con le Poste italiane da diversi anni per riuscire a incassare il controvalore di due Buoni Fruttiferi Postali, emessi nel 1983 e con scadenza a trenta anni, esigibili dal 2013.
Dei 90mila euro maturati, però, finora non è riuscita a vedere nemmeno l’ombra.
La donna aveva sottoscritto i buoni, cointestati, in un ufficio postale del territorio a sud del comune di Città di Castello.
Dopo tante battaglie andate a vuoto che la donna sta conducendo, senza alcun risultato, la stessa ha deciso di rivolgersi agli avvocati Dario Pellegrini e Andrea Serafini dell’Associazione consumatori Adic (ex Acu Umbria) affinchè potessero assisterla in questa delicata vicenda, ora sta indagando anche la procura di Perugia.