I carabinieri hanno arrestato una dipendente dell’ufficio postale di Vobbia, piccolo comune nell’alta val Scrivia (Genova), accusata di essersi intascata soldi dai conti dei clienti. La donna, Patrizia Balbi, 58 anni, è ai domiciliari, dopo esser stata rintracciata in Valle d’Aosta, con le accuse di presunto peculato, falso ideologico e materiale in atto pubblico, autoriciclaggio e accesso abusivo a sistema informatico. L’indagine è nata a inizio 2019 dopo alcune denunce di correntisti che avevano notato numerosi ammanchi. La storia è stata rivelata dal Secolo XIX.

Dagli accertamenti dei carabinieri insieme e del personale antifrode di Poste Italiane, è emerso che la donna, unica dipendente e responsabile dell’ufficio postale da circa 20 anni, avrebbe truffato in modo seriale dal 2000 almeno 19 clienti per 440 mila euro (solo 220 mila contestabili, a causa della prescrizione decennale).

I carabinieri ritengono che buona parte dei soldi sia stata giocata al Casinò. La donna nascondeva gli ammanchi consegnando ai clienti falsi libretti cartacei.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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