Se qualcuno pensava ad un Draghi “prigioniero” della politica (o ancor meglio/peggio, dei politici) italiana, credo debba rivedere le proprie convinzioni, magari partendo dalla esplicitazione della lista dei ministri, per arrivare al discorso in Senato, ed è solo l’inizio…
Perché Mario Draghi ha un percorso che E’ POLITICO, o c’è chi crede che i vertici delle banche, della BCE, siano qualcosa di diverso?
Certo, non si va in Parlamento ed indubbiamente ci sono delle differenze, però è ancora più acclarato che determinati percorsi non si fanno grazie ad elettori spesso presi per i fondelli da gente messa in lista perché amico dell’amico, senz’arte né parte, come il percorso del nostro Parlamento, della nostra politica degli ultimi decenni e lo stato attuale dell’Italia certificano in maniera indiscutibile!
Qualcuno dei capi politici della nostra Repubblica ha lo spessore, la preparazione ed il carisma del nuovo Premier? E non ne faccio una questione di colori o schieramenti, perché oltre a gridare e chiacchierare di cose poi mai realizzate, quando neppure iniziate, qualcuno ha dimostrato di rappresentare la figura di alto profilo istituzionale che serve in questo momento alla guida della nazione?
Magari sbaglio, ma dopo milioni di litri di inchiostro, praticamente nessuno ha indovinato i ministri del nuovo Governo ed i fatti sin qui verificatisi, dimostrano come Draghi avesse già in mente nomi e cognomi dei medesimi, ascoltando tutti ma agendo poi di testa propria (per fortuna), per accontentarli, certo, ma anche mettendoli spalle al muro relativamente allo sbandierato “lavorare per l’Italia e gli italiani”, refrain di un motivetto ormai usurato più di un “vola colomba” qualsiasi.
Se qualcuno vuole fare il furbo, continuare a fare i “ca..i” propri, ho l’impressione che troverà lungo e se non lo ha ancora capito è perché la stupidità, insieme all’arroganza, è la “qualità” più diffusa tra i parlamentari dell’italica repubblica.
Il Direttore responsabile Maurizio Vigliani – Foto Imagoeconomica
