Come se già il problema delle polveri sottili non bastasse, ora a peggiorare la qualità dell’aria in Piemonte ci stanno pensando gli incendi.

Un periodo molto strano per lo sviluppo di questi roghi dato che siamo a fine ottobre, ma non ci sono dubbi in merito alla gravità del problema, a giudicare dalle parole di Chiamparino o guardando le immagini degli interventi dei pompieri. Nell’immagine satellitare twittata dall’Arpa Piemonte si vede benissimo che la regione è satura di fumi causati da roghi.

Da giorni le fiamme stanno devastando le vallate alpine piemontesi, mentre carbonio e particolato si stanno riversando sulla pianura. L’odore di bruciato ha invaso anche la città di Torino, dove i livelli di Pm10 sono arrivati alle stelle. Secondo le rilevazioni dell’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente, le polveri sottili hanno raggiunto i 199 mcg/mc nella giornata di ieri, vale a dire un livello ben quattro volte superiore ai limiti previsti.

Il vento non aiuta a domare i roghi: in Valle di Susa alcune squadre di vigili del fuoco, impegnate sopra Mompantero, sono rimaste isolate e circondate dalle fiamme per oltre un’ora prima di essere salvate. Le raffiche di fohen alimentano le fiamme, che da Bussoleno sono arrivate fino al Rocciamelone. Per arginare il rogo sta intervenendo un canadair.

Il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino, sull’emergenza incendi che da giorni devasta la regione, ha dichiarato: “La situazione continua a essere difficile. Verificheremo la situazione dei danni, ma pensiamo che ci siano le condizioni per chiedere lo stato di calamità. In giunta ci sarà un incontro con i responsabili dei settori operativi per fare il primo punto. Sabato andremo a valutare sul posto e poi potrà partire la richiesta dello stato di calamità”.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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