piazza affari

Le borse sul finale hanno vissuto una giornata nera in tutta Europa, tutte in calo con l’eccezione di Londra (+0,15%). Male soprattutto quella di piazza Affari, con il Ftse Mib che ha chiuso a -1,62%. A Wall Street andamento contrastato, sale di poco l’indice Dow Jones (+0,09%), ancora giù, come ieri, il Nasdaq dei titoli tecnologici (-1,06%). Oltre alle preoccupazioni per la pandemia questo andamento debole è l’effetto della riconferma di Jerome Powell alla guida della Fed, la banca centrale americana. Non arriverà un governatore più incline a mantenere in atto le politiche espansive, come chiedeva l’ala progressista del Partito democratico americano. Ora gli analisti si attendono un rialzo dei tassi a metà 2022.

Questo ha fatto salire di 13 punti base il rendimento del titolo di Stato decennale americano (1,653%), ma anche di 15 punti base quello del Btp italiano decennale (1,05%).

Lo spread con il Bund tedesco è salito a quota 128.

A Piazza Affari Tim -4,72% dopo la corsa di ieri.
Vivendi, primo azionista, oggi ha ribadito la contrarietà all’offerta del fondo americano KKR. La società, ha detto un portavoce, “è un investitore di lungo termine in TIM e non intende dismettere la propria la quota”. Mentre il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha detto che «il governo valuterà giustamente l’interesse pubblico che è sotteso a una rete che ha profili anche strategici quando l’Opa ci sarà e quando il piano sarà dettagliato». Tra gli altri titoli cali oltre il 2% per 15 titoli. I cali maggiori, oltre a Tim, sono stati per Moncler, StMicroelectronics, Campari e Banca Generali.

A cura di Renato Lolli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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