La decisione presa per ristabilire la performance del gruppo con un impatto da 300 milioni.

Il produttore olandese di apparecchiature mediche Philips ha annunciato che prevede di tagliare circa 4.000 posti di lavoro nel tentativo di snellire la propria organizzazione sulla scia di un massiccio richiamo che ha ridotto di circa il 70% il suo valore di mercato nell’ultimo anno.

I risultati di Philips nel terzo trimestre hanno subito l’impatto di sfide operative e delle formiture e la multinazionale olandese ha quindi deciso di intraprendere azioni immediate per ristabilire la performance.

Prima fra tutte la “difficile ma necessaria decisione di ridurre subito la nostra forza lavoro di circa 4.000 posti a livello globale” ha annunciato il neo presidente e ceo di Royal Philps, Roy Jakobs. Il taglio dei dipendenti costerà 300 milioni di euro nei prossimi trimestri, si legge nella nota sulla trimestrale.

Nel terzo trimestre il gruppo Philips ha registrato vendite per 4,3 miliardi di euro, con un calo del 5%, in linea con le indicazioni fornite due settimane fa: i nuovi ordini sono diminuiti del 6% dopo la crescita del 47% nel terzo trimestre del 2021. Philips registra una perdita operativa per 1,5 miliardi di euro rispetto all’utile da 358 milioni dello stesso periodo 2021. L’Ebita rettificato è di 209 milioni, pari al 4,8% delle vendite, rispetto a 512 milioni (12,3%) del terzo trimestre del 2021. Commentando i dati il neo presidente e ceo Roy Jakobs – in carica dal 15 ottobre – riconosce come “negli ultimi anni non siamo stati all’altezza delle aspettative degli stakeholder” e annuncia “la decisione difficile, ma necessaria, di ridurre immediatamente la nostra forza lavoro di circa 4.000 ruoli a livello globale, cosa che non prendiamo alla leggera e attueremo nel rispetto dei colleghi coinvolti”.

A cura di Renato Lolli – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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