Il gruppo decise di tentare nuovamente l’affermazione nel mercato statunitense dopo il mezzo flop di Chacolate Kings.
La formazione della PFM firmò un contratto discografico con l’etichetta Eléktrik & Asylum a Los Angeles, in California.
Negli Usa i componenti del gruppo ebbero modo di ascoltare nuova musica, rimanendo colpiti dalla Fusion, genere musicale emerso alla fine degli anni Sessanta, che combina elementi musicali che vanno dal Jazz, al Rock e al Funk.

Durante le prove per il nuovo album, i membri della formazione italiana conobbero il violinista californiano Greg Bloch, che partecipò alla registrazione del quinto long playing, uscito nel 1977, dal titolo Jet Lag. In questa occasione la formazione fondò anche una propria etichetta discografica, la Zoo Records.
In ogni caso, con questo long playing, le cui atmosfere profumano di Jazz, la formazione italiana colpi favorevolmente la critica statunitense. Per i musicisti della PFM fu purtroppo anche l’ultimo del periodo internazionale, esperienza certamente piena di grandi soddisfazioni. PFM ritornerà alla ribalta internazionale anni dopo.
Nel 1978 uscì un’opera discografica, cantata in italiano, che riportò la sonorità della formazione a una dimensione più tradizionale, rivolta maggiormente al pubblico e al mercato nazionale.

La copertina dell’album fu affidata ad un esordiente Andrea Pazienza, fumettista, disegnatore, illustratore e pittore e per la collaborazione ai testi del cantautore Gianfranco Manfredi.

Siamo arrivati quasi alla fine degli anni Settanta: siamo nel 1978. PFM incontrò nuovamente sulla sua strada il cantautore ligure Fabrizio De André, con il quale aveva collaborato al tempo de I Quelli, per la realizzazione dell’album La Buona Novella. Con l’artista la formazione realizzò un tour da cui verrà tratta una fortunata coppia di album dal vivo. Celeberrima la versione, arrangiata in chiave Progressive, de Il Pescatore.

La svolta musicale e artistica del gruppo creò dei problemi con il cantante Bernardo Lanzetti che abbandonò poco dopo PFM, dedicandosi alla carriera solistica e ripercorrendo, senza però avere il successo sperato, la strada musicalmente più “americana”, quella della precedente incarnazione della band.

Quanto imparato da De André fu importantissimo per il gruppo, che iniziò a dedicare maggiore attenzione ai testi e all’aspetto comunicativo della propria musica.
Al gruppo si era nel frattempo aggiunto il polistrumentista Lucio “Violino” Fabbri, mentre il batterista Franz Di Cioccio assunse il ruolo di frontman e di cantante.
Di Cioccio fu quindi affiancato, durante i concerti, dal batterista Walter Calloni che in seguito diventò il secondo batterista effettivo del gruppo. Arrivò in questo periodo il successo italiano, frutto di questa nuova incarnazione musicale e stilistica. Fu in questa occasione che la band iniziò a scrivere anche i testi delle loro opere musicali. Era il 1980, Suonare Suonare.

Questo long playing ebbe un buon successo in Italia di pubblico e di critica, e la PFM riuscì a ritagliarsi un angolo di popolarità anche in un periodo in cui il Rock Progressivo era ormai “Roba vecchia”.

Dopo l’uscita del disco Flavio Premoli, stanco della vita “on the road”, lasciò il gruppo senza essere sostituito, almeno fino al momento dell’uscita del long playing Miss Baker, nel quale alle tastiere figurava il musicista Vittorio Cosma.

Anche l’opera successiva Come ti va in Riva alla Città del 1981, ebbe un discreto successo. In questo caso la musica della classica formazione è arrivata ad un Rock più immediato e più in linea con i gusti degli anni Ottanta. Anche per questo disco, PFM scrisse musica e testi.
Franz Di Cioccio, ormai uomo immagine, diviene il volto noto e riconoscibile di questa nuova incarnazione della band.
Per molti aspetti Suonare Suonare e Come ti va in Riva alla Città anticipano l’affermazione del Rock Italiano degli anni successivi.
Dal lungo tour seguente, che ebbe un grande riscontro di pubblico, fu tratto l’album Live Performance, il quarto dopo il lavoro Cook il live in USA e i due con il cantautore ligure Fabrizio De André.

Nel 1984 la formazione produce, l’opera discografica PFM?PFM! che ottenne un buon successo anche al di fuori della cerchia degli appassionati del gruppo italiano grazie al brano, Capitani Coraggiosi, ma scontentò i fan più legati al Progressive Rock, per un eccessivo uso della tecnologia.
Nel 1987 la produzione non di fermò è venne prodotta una successiva opera dal titolo Miss Baker, ma purtroppo ebbe minore fortuna per il momento particolare che la formazione stava attraversando e cioè la crisi di stanchezza e forse di idee. Balenò l’idea di essere in procinto di sciogliersi per molto tempo.

L’album in questione segnò il rientro come coautore in alcuni brani del musicista, il flautista e violinista Mauro Pagani, dopo gli anni di silenzio. Dopo l’esperienza non esaltante dell’ultimo long playing, i membri della PFM decisero di comune accordo, di non suonare più in pubblico e ogni singolo membro cercò nuovi stimoli in collaborazioni personali, ma ufficialmente la band non si è mai sciolta.

Dopo alcuni anni, cominciarono a circolare le voci di un possibile ritorno sulla scena musicale della formazione.
Nel 1996 uscì il quadruplo cd audio celebrativo, 10 Anni Live – 1971-1981, raccolta di Bootleg, un’opera non professionale e distribuita da RTI Music, con live registrati nel corso degli anni dalla band e archiviati nel tempo da Di Cioccio.

Il cofanetto, contenente del materiale molto interessante per gli appassionati delle origini, dà molto spazio agli esordi con esecuzioni di covers dei King Crimson, dei Jethro Tull, fino ad arrivare al periodo di Suonare Suonare.

L’anno successivo, a dieci anni dall’ultimo lavoro inedito, la PFM ritornerà nel 1997, con l’album Ulisse, cui seguì una serie di ottimi concerti dal vivo.
Ulisse è un concept album, in cui tutte le canzoni contribuiscono a dare un significato nel loro insieme, spesso ruotando attorno a un unico tema oppure sviluppando complessivamente una storia che può essere strumentale, compositiva o lirica. Dedicato al tema del viaggio e ispirato al poema Omerico, si avvale dei testi di Vincenzo Incenzo, cantautore, scrittore e regista.

L’anno dopo venne prodotta l’opera discografica in un doppio long playing dal titolo www.pfmpfm.it tratta dalla tournée da PFM, che consacrò il ritorno al successo.
Del gruppo fanno parte il frontman/batterista Franz Di Cioccio, il bassista Patrick Djivas, il chitarrista Franco Mussida e il tastierista Flavio Premoli, che ritorna con la band dopo diciassette anni. In tour sono presenti anche il batterista Roberto Gualdi, l’australiano Phil Drummy ai fiati e Stefano Tavernese al violino.
Nel primo periodo del nuovo Millennio sono molti i progetti e opere discografiche. Due anni dopo l’uscita del long playing Serendipity, il gruppo cambiò management affidandosi Iaia De Capitani e parti per una lunga serie di concerti in tutto il mondo che culminò, nello stesso anno, con il ritorno in Giappone. Era il 2002.
L’evento fu celebrato anche con l’uscita di un’altra opera discografica, in doppio Live in Japan 2002, contenente tra le altre il brano Sea of Memory cantato da Peter Hammill leader della formazione dei Van der Graaf Generetor.

Oltre ai quattro membri ufficiali, la formazione della PFM ha visto la collaborazione dei musicisti Lucio Fabbri, e del batterista Pietro Monterisi, temporaneamente subentrato a Roberto Gualdi che per impegni precedenti presi non poté partecipare alla tournée nipponica.
Il 29 agosto del 2003 nell’ambito delle manifestazione “Siena: la città Aromatica”, organizzata tutti gli anni dal musicista Mauro Pagani, il gruppo si riunì nella sua formazione classica, per un concerto in Piazza del Campo.

La registrazione di questo concerto venne pubblicato su CD audio e uscì il 21 gennaio del 2004. Un’edizione speciale dell’album era accompagnata anche da un dvd; la scaletta del cd audio e del dvd combaciavano solo parzialmente: alcuni brani presenti sull’uno mancano sull’altro, e viceversa. Nel dvd appare anche un ospite speciale: il cantante, ex leader del gruppo dei Litfiba, Piero Pelu’.

Per il venticinquesimo anniversario dello storico tour del 1975, nel 2004 la band cominciò a portare in tour lo spettacolo PFM canta De André, rendendo omaggio al vecchio amico e collega scomparso cinque anni prima. Per il nuovo tour mondiale, nel 2005, PFM ha fatto tappa per la prima volta nello Stato del Brasile, nelle città di San Paolo, Rio de Janeiro, Belo Horizonte, quindi negli Stati Uniti a Bethlehem nello Stato della Pennsylvania, per la partecipazione alla “Notte delle Leggende”, un evento speciale dedicato a un grande artista della musica mondiale. PFM di è esibita a Città del Messico, per due show consecutivi per via della troppa affluenza di pubblico, salendo poi nello Stato del Canada, riscuotendo un buon successo di pubblico.

Nel 2005 la formazione ha lanciato un nuovo progetto: Dracula, un’opera rock sul modello di lavori di ampio respiro, come Tommy, del gruppo degli Who, o il celebre musical Jesus Christ Superstar, di Andrew Lloyd Webber. Il nuovo long playing, con una selezione di undici brani anticipò il debutto teatrale di Dracula, opera prodotta da David Zard, a cui seguirà l’uscita di un doppio album contenente opera interpretata dall’intero casting.

Per tutto l’anno 2006 la band ha alternato due spettacoli: PFM canta De André e l’opera Stati di Immaginazione. Questo progetto nato da un’idea di Iaia De Capitani manager del gruppo dal 2002, vede la formazione suonare e improvvisare su alcuni video, contestualizzazione di un personalissimo e immaginifico percorso, in cui la musica diventa il mezzo per accompagnare gli spettatori all’interno dei filmati, come fossero dei film o dei documentari.
Nella primavera dello stesso anno Flavio Premoli lascia di nuovo la PFM è viene sostituito dal tastierista Gianluca Tagliavini che aveva già suonato nel tour americano nel 2005 e nel tour della Corea e del Giappone nei primi mesi dell’anno 2006.

Nello stesso anno esce l’opera discografica in un doppio album, cd audio e dvd dal titolo Stati di Immaginazione, la registrazione in studio dei nuovi brani presentati in questo tour, in questa opera figura come autore di due brani il musicista Flavio Premoli. Come membri effettivi vengono accreditati solo il cantante e chitarrista Franco Mussida, il bassista Patrik Djivas e il batterista Franz Di Cioccio, con Lucio Fabbri rientrato nel gruppo come special guest e da Gianluca Tagliavini segnato come esterno.
Il 18 febbraio 2009, la PFM si esibisce per la prima volta nella sua storia al Festival della Canzone Italiana di Sanremo.

La formazione è chiamata come ospite per omaggiare i dieci anni dalla scomparsa del cantautore genovese Fabrizio De André; in questa occasione sono stati eseguiti i brani Bocca di Rosa e Il Pescatore insieme ai due attori italiani Claudio Santamaria e Stefano Accorsi. L’anno dopo viene prodotta l’opera discografica A.D. 2010 – La Buona Novella, una revisione con nuovi arrangiamenti, e con l’aggiunta di oltre mezz’ora di brani strumentali. In questo stesso anno la PFM partecipa ad una rassegna, Il Festival Prog Exibition, tenutosi al Teatro Tendastriscie di Roma, chiudendo con il proprio concerto, la prima delle due serate dell’evento che celebrava i quarant’anni del Progressive Rock, e donando anche alcuni brani con un ospite d’eccezione: Ian Anderson leader del gruppo dei Jethro Tull.

Pochi mesi dopo viene pubblicato il cofanetto costituito da sette CD audio più quattro dvd, dal titolo Prog Exibition – quarant’anni di musica Immaginifica.
Dal 2011 la formazione porta avanti un progetto e debutta con PFM in Classic, che lì vede rileggere, con nuovi arrangiamenti e improvvisazioni, le composizioni dei più grandi autori e musicisti classici, da Ludwig van Beethoven, Mozart, Giuseppe Verdi e Gioacchino Rossini.
Nel 2014 PFM è in tour in USA, Guatemala, Mexico, Giappone ed è l’unico artista italiano nel cast della prestigiosa crociera “Cruise to the edge” (Miami) con le più grandi prog band mondiali.

Nel 2015 esce il Box Il suono del Tempo contenente le versioni live dei primi cinque dischi della band, registrate a Tokyo a novembre 2014. PFM è ospite nella serata finale del Festival di Sanremo con l’Overture del Nabucco di Giuseppe Verdi. Franco Mussida esce dalla band per motivi personali. Entra Marco Sfogli, uno dei chitarristi più influenti e seguiti in ambito progressive e rock degli ultimi anni. Approda a PFM anche Alberto Bravin alle tastiere aggiunte e voce, proveniente dalla band Sinestesia. A novembre è la volta del nuovo tour che toccherà Londra, Los Angeles, Quebec City, Montreal e New York. PFM è stata riconfermata per il secondo anno consecutivo per “Cruise to the edge 2015” (Miami-Bahamas-Miami), la crociera musicale capitanata dagli YES che vede le più grandi prog band del mondo suonare insieme su una splendida nave.

Il tour mondiale prosegue nel 2016 con i concerti a Santiago del Chile e a Buenos Aires a cui segue il Tour Europeo (UK-Belgio-Olanda-SvizzeraTedesca-Germania)
La prestigiosa rivista inglese “Classic Rock” UK ha posizionato PFM al 50esimo posto tra i 100 migliori artisti di tutti i tempi, mentre Rolling Stone UK ha posizionato al 19esimo posto tra i dischi più importanti della musica progressive l’album Photos of ghost

Nell’autunno 2017 esce il nuovo album “Emotional Tattoos”, distribuito in tutto il Mondo (InsideOut). Per la prima volta bilingue (Inglese e Italiano)

Nel 2018 la band riparte per un nuovo tour mondiale (Giappone, Brasile, Chile, Argentina, Perù, Messico, USA, UK, Olanda)
Riceve 2 nominations al PROG AWARDS UK (migliore Artista Internazionale e miglior video)
PFM è BAND OF THE YEAR 2018 (Prog Awards UK). Riceve il prestigioso premio a Londra.

Nel 2019 PFM torna per la terza volta a CRUISE TO THE EDGE (crociera capitanata dagli YES con le più grandi prog bands del mondo). Partenza dalla Florida. Seguirà tour in centro America.
Nello stesso anno Franz Di Cioccio viene inserito dalla rivista Prog UK tra le 100 icone che “hanno cambiato la nostra musica” (unico artista di lingua Latina).
Prima del blocco sanitario dovuto al Covid 19, la band parte per un tour italiano proponendo due produzioni differenti: “PFM canta De André Anniversary” e “PFM All the best”
In un anno effettua 107 concerti, tutti sold out.

Per le notizie e la stesura del testo, un ringraziamento particolare va alla Signora IAIA DE CAPITANI, manager della P.F.M.

A cura di Alessandro Poletti – Foto Music

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui