Le famiglie per paura o vergogna, a volte, ritardano la presentazione della denuncia, rallentando così le ricerche immediate che nelle prime quarantotto ore, con gli elementi a disposizione e la collaborazione dei cittadini, sono fondamentali.

Figli, soldi o sesso sono le prime cause che possono provocare la sparizione di un essere umano.

Il 12 dicembre 2019 è stata istituita dal Governo la “giornata dedicata alle persone scomparse”. Quest’anno la ricorrenza ha purtroppo coinciso con il giorno della scomparsa di una giovane moglie e madre mai ritrovata. L’evento riveste un significato ancora più particolare perché coincide con il decennale dell’entrata in vigore della legge 12 dicembre 2012, n.203, recante “disposizioni per la ricerca delle persone scomparse”.

Grazie a questa legge, voluta dal Commissario straordinario del Governo e dalle Associazioni dei familiari, chiunque sappia dell’allontanamento di un individuo e ritenga che dalla scomparsa possa derivare un pericolo per la vita o per l’incolumità, può denunciare il fatto alle forze di polizia.

La Polizia di Stato, nell’occasione, ha realizzato grazie all’Ufficio del Commissario straordinario del Governo e l’Ispettorato di Pubblica Sicurezza un modulo formativo-didattico, dedicato al sistema italiano sulla ricerca delle persone scomparse, destinato al personale di polizia. Ha inoltre inserito la materia nei prossimi corsi di formazione.

Quando qualcuno scompare, è importante chiamare subito il numero unico di emergenza 112 e formalizzare la denuncia di scomparsa. Il tempo è prezioso e le possibilità di ritrovamento sono molto più elevate nelle prime ore e nelle prime giornate. L’immediata segnalazione della scomparsa può, infatti, rivelarsi importante perché consente di attivare subito le forze dell’ordine e il piano coordinato delle ricerche delle prefetture, con il coinvolgimento del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, del Soccorso Alpino, delle Associazioni del volontariato e di altri Enti locali, anche privati, attivi sul territorio.

I dati concernenti i primi undici mesi del 2022 indicano il fenomeno in crescita: è stato, infatti, superato il numero delle 19.269 denunce presentate nel 2021. A oggi in Emilia Romagna si contano 1798 persone scomparse. 433 cittadini italiani e 1365 stranieri. Nella sola provincia di Forlì Cesena sono cinquanta le persone sparite nel nulla. Ogni anno gli episodi denunciati si aggirano intorno alle 100 unità, con un 60% sotto i diciotto anni. 

Il vice Direttore Ugo Vandelli – Foto Imagoeconomica

Il Vice Direttore Ugo Vandelli

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