Ancora una volta arriva una notizia che tocca da vicino anche gli abitanti di Cesena: erano da poco stati emessi gli avvisi di garanzia a carico di 17 ex dirigenti e amministratori di Carife, che sono scattate le perquisizioni in altre 4 banche italiane, Banca Popolare di Bari, Banca Popolare Valsabbina (Brescia), Banca Popolare di Cividale e Cassa di Risparmio di Cesena.

Tutte hanno partecipato all’aumento di capitale.

La Guardia di Finanza ha notificato altre 4 informazioni di garanzia ai 4 dirigenti di queste banche, che portano a 21 gli avvisi totali. Le indagini, iniziate nel febbraio 2015 dal Procuratore capo di Ferrara, Bruno Cherchi, sono tuttora in corso e hanno visto l’acquisizione di una vastissima documentazione dall’istituto di credito estense da parte delle Fiamme Gialle ferraresi, con le ipotesi di reato di falso in prospetto, ostacolo all’esercizio delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza e aggiotaggio; inoltre, sono state raccolte innumerevoli testimonianze fra i dirigenti e i funzionari delle Autorità di vigilanza.

La dichiarazione dello stato d’insolvenza di Carife da parte del Tribunale di Ferrara, in connessione alle indagini sull’aumento di capitale realizzato nel 2011 per 150 milioni di euro, ha portato gli inquirenti a rivalutare gli stessi fatti nell’ambito della legge fallimentare, per gli articoli 216 e 223, bancarotta fraudolenta patrimoniale.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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