Il sogno è per tutti lo stesso: vivere meglio con la propria pensione.

La soluzione esiste, basta un po’ di coraggio per lasciarsi dietro le abitudini di una vita e il desiderio di cambiare aria.

Lo hanno già fatto quasi 400 mila italiani, medici, avvocati, ma anche impiegati e operai, che hanno deciso di emigrare e farsi pagare la pensione in paesi dove il regime fiscale, ma anche il costo della vita più basso, permettono di godersi quel che resta da vivere con meno pensieri, se non altro di tipo economico.
Secondo l’indagine del Centro Studi di Itinerari Previdenziali, in cima alla classifica degli stati dove gli italiani ricevono la pensione Inps ci sono tre paesi, Canada, Australia e Germania, con circa 151 mila assegni corrisposti a nostri connazionali. Ma si tratta perlopiù di italiani che erano emigrati dopo aver lavorato per un breve periodo nel nostro paese.

Al quarto posto la Francia, seguita dagli stati uniti, e poi Svizzera, Argentina, Belgio e Gran Bretagna.

In totale l’Inps versa all’estero oltre 700 milioni di euro. Ma si tratta di una cifra destinata a crescere, almeno stando alla tendenza che negli ultimi anni vede sempre più pensionati italiani trasferirsi in paesi dove le tasse non si mangiano un bel pezzo della pensione come Portogallo, Spagna, Albania.

È appunto il caso del Portogallo e della Spagna, che offrono una detassazione al 100 per cento per i primi 10 anni. E poi Bulgaria, Thailandia, quasi tutta l’america latina e anche Marocco e Tunisia. Ma non mancano i furbetti, che trasferiscono la loro residenza in paesi stranieri, ma di fatto vivono in italia. Fenomeno che l’Inps sta tentando di contrastare attraverso verifiche sull’effettivo luogo di residenza

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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