PENSIONI
Dopo la fuga dei cervelli, arriva la fuga dei pensionati.
Ebbene sì, i pensionati italiani preferiscono vivere all’ estero, piuttosto che nel loro paese di origine. Spagna, Brasile, Thailandia, Portogallo e anche Tunisia: queste sono le mete preferite dai nostri pensionati. E’ sempre una questione di soldi e dignità, quella dignità che in Italia, ormai, hanno perso tutti, soprattutto i più anziani. Secondo i dati Inps, infatti, i pensionati espatriati nell’ultimo lustro sono circa 16.420 di cui 5.345 solo nel 2014.

L’ Inps (che non può certo smettere di pagare le pensioni agli anziani in fuga), continua a erogare all’estero la bellezza di 400 mila trattamenti pensionistici all’anno, per un importo complessivo di oltre un miliardo di euro in più di 150 paesi. E così, come al solito, noi paghiamo e sono gli altri governi a beneficiarne. Se tutti questi soldi fossero rimasti in Italia, avremmo, sicuramente, risanato il nostro debito pubblico.
Ma non si può certo biasimare la scelta di questi anziani. Chiunque, sano di mente e di corpo, prenderebbe questa decisione.
Se io dovessi scegliere tra una vita di stenti in Italia e una più decorosa all’ estero, opterei per la seconda, senza ombra di dubbio. Ma la fuga dei pensionati, non riguarda solo gli anziani (per capirci dai 75 anni in su), ma anche i cosiddetti ‘baby pensionati’, che di anni ne hanno molti di meno. A questa fascia appartengono tutti quelli che hanno dei figli a carico. Capite la gravità di questa situazione? Qualche giorno fa, a Mattino Cinque (programma targato Mediaset), sono stati intervistati moglie e marito, entrambi andati in pensione in giovane età. Nonostante una pensione di tutto rispetto percepita dal marito (2000 euro al mese dopo anni passati nell’ arma dei Carabinieri), questa famiglia con tanto di figli a carico e disoccupati, ha deciso di mollare tutto e trasferirsi, per almeno sei mesi all’anno, all’estero e più precisamente alle Canarie in Spagna, dove la vita costa molto meno e la tassazione è più vantaggiosa per tutti. Insomma, per farla breve, alle Canarie si può campare con un euro al giorno, godendosi il sole caldo e il mare cristallino.

Molti potrebbero pensare che questa scelta viene fatta, solamente, dagli evasori fiscali. Sì, i soliti italiani (pizza, mandolino e mafia), che scappano, non si fanno trovare dalla finanza, per non pagare le tasse, ma, tutti questi benpensanti (li chiamo così per non risultare volgare), si sbagliano di grosso. Non stiamo raccontando, affatto, le storie di ricconi che spostano i capitali all’ estero per non pagare le tasse. Stiamo, invece, parlando di poveri cristi che non sanno più a che santo votarsi, costretti da un governo ladro, a lasciare il paese in cui sono nati e cresciuti. E’ questa la verità, nuda e cruda. I dati dell’ Inps, dell’Istat o di quello che volete voi, lasciano il tempo che trovano, perchè sono solo dei numeri.

Dietro a questi numeri, però, ci sono persone che hanno un nome e un cognome, che hanno una vita e che vogliono essere trattati, semplicemente, come degli esseri umani. Non c’è riforma che tenga.
Se un anziano, dopo aver lavorato come un mulo per tutta la sua esistenza, deve ridursi a rovistare tra i rifiuti per mettere insieme il pranzo con la cena, allora dobbiamo, veramente, vergognarci di essere italiani e appartenere alla razza umana. Un paese che non assicura la dignità ai propri cittadini (soprattutto ai più vecchi), non è degno di essere chiamato tale. Mi auspico che le cose cambino e che gli italiani tornino ad amare il proprio paese. Ascoltare gente di una certa età (depositari del nostro bagaglio culturale), che disprezza la propria nazionalità, non fa male solo alle orecchie, ma soprattutto al cuore.

A cura di Nicola Luccarelli – Foto Iorio

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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