E’ sotto gli occhi di tutti anche di chi non studiato all’università a numero chiuso economia – commercia L’economia mondiale sta collassando sotto le bombe del coronavirus che si è sprigionato dalla Cina. Si può dunque dire che siamo in una recessione globale così intensa che non si viveva dalla Grande tempesta degli anni trenta.
Anche il Fondo monetario internazionale descrive il ‘Great Lockdown‘, la grande chiusura; è una crisi internazionale senza precedenti, una sorta di una lunga e dura battaglia, con la “continua incertezza sulla durata e l’intensità dello shock”.

Intanto, sulle stime aggiornate del World Economic Outlook, l’economia globale si contrarrà del 3 per cento nel 2020. L’Italia, come altri paesi europei e non solo vedranno il proprio pil calare del 9,1% quest’anno. A preoccupare è proprio il belpaese che avrà una flessione stabile con la quale rimarrà fanalino di coda del G7 e fra le peggiori nell’Eurozona.

Solo la Grecia con un pil in calo del 10% farà peggio. Ma la recessione investe tutti i Paesi e peserà anche sul 2021, anno in cui è prevista una “ripresa parziale con il livello del pil che resterà decisamente al di sotto del trend pre-virus”. Anche per questo, il Fmi sottolinea che “nell’area euro, dove diversi paesi sono stati colpiti duramente” dal coronavirus, “un significativo sostegno europeo mirato a questi paesi dovrebbe essere complementare agli sforzi nazionali”.
Gli aiuti mirati dell’Europa aiuterebbero a far fronte a “uno shock comune molto forte e puramente esogeno“.

La Confcommercio lancia un allarme: A marzo i consumi hanno subito un calo del 32%. Ora liquidità immediata ma anche contributi a fondo perduto che non sono ancora arrivati e le piccole imprese non vedono più un prossimo futuro per poter ripartire.

A cura di Renato Lolli – Foto Shutterstock

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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