Il primo caso di variante Omicron è stato rilevato a Pechino, mentre la Cina sta fronteggiando numerosi focolai della nuova variante del coronavirus altamente trasmissibile a poche settimane dall’inizio delle Olimpiadi invernali. L’annuncio delle autorità arriva il giorno dopo che la città meridionale di Zhuhai, vicino Macao, ha imposto restrizioni di viaggio ai residenti mentre un test di massa ha rivelato sette infezioni.

Milioni di persone in tutto il Paese hanno ricevuto l’ordine di rimanere a casa nelle ultime settimane, con decine di voli interni cancellati e fabbriche chiuse. La Cina sta tentando di controllare una serie di ancora piccoli focolai di Covid, prima dei Giochi a febbraio.

A Zhuhai, nel Guangdong, sono stati lanciati ieri i test di massa per i 2,4 milioni di abitanti dopo che un caso Covid è stato rilevato nella vicina Zhongshan all’inizio della settimana. Giovedì è stata ordinata la chiusura di attività commerciali tra cui saloni di bellezza, sale da gioco, palestre e cinema, con la sospensione delle linee degli autobus pubblici in alcune parti della città. La variante Omicron ha testato la strategia della ‘tolleranza zero’ sposata dalla leadership cinese: il primo focolaio interno è apparso di recente a Tianjin, a 150 chilometri da Pechino, prima di diffondersi in altre parti del Paese, tra cui Dalian, nel Liaoning, e a Anyang, nell’Henan.

Il portavoce della Commissione sanitaria nazionale Mi Feng ha spiegato oggi che il Paese ha dovuto affrontare una “duplice sfida” sia dal ceppo inziale del virus che dal ceppo Delta e Omicron. Ieri, secondo gli aggiornamenti della Commissione, sono stati registrati 165 casi di Covid nel Paese, di cui 104 trasmessi localmente e 61 importati. Tra quelli interni, 52 fanno capo all’Henan, 39 a Tianjin, 8 al Guangdong, 4 allo Shaanxi e uno allo Zhejiang.

A cura di Stefano Severini – Foto Getty Image

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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