Lo sciopero dei netturbini parigini contro la riforma delle pensioniprosegue mettendo a dura prova la città, i cui marciapiedi sono sempre più sommersi da scatole di cartone e montagne di sacchi maleodoranti. Le persone sono costrette a fare lo “slalom” tra la spazzatura non ritirata.

Sui social e nei media circolano fotografie di turisti che scattano selfie davanti alle montagne di immondizia nei pressi dei monumenti e delle viste più tipiche di Parigi, tra cui il Lungo Senna all’altezza della cattedrale Notre-Dame, il Trocadero, di fronte alla Torre Eiffel.

Una situazione che ha indotto il ministro dell’Interno francese, Gerald Darmanin, a chiedere al Comune di precettare i lavoratori per liberare le strade dalle tonnellate di rifiuti.

L’entourage del ministro spiega che tale decisione è stata presa per le “condizioni sanitarie” attuali. Se il Comune “non darà seguito alla richiesta di precettare i lavoratori, sarà lo Stato a farlo al posto suo”, aggiungono i collaboratori di Darmanin.

La legge – che innalza l’età pensionabile in Francia da 62 a 64 anni e riduce alcune tutele legate alle pensioni speciali – ha provocato scioperi e manifestazioni in tutto il Paese da settimane. E oggi – giorno in cui la legge arriverà all’esame di una commissione della Camera bassa (l’approvazione definitiva è attesa per il 16 marzo) – è prevista una nuova mobilitazione.

Parigi per l’occasione è blindata: 3.500 uomini, tra gendarmi e poliziotti, presidiano le strade per evitare scontri. La giornata viene classificata dalla Prefettura “ad alto rischio”.

A cura di Elisabetta Turci – Foto ImagoEconomica 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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