I segreti che riguardano imprenditori e aziende italiane che operano in settori sensibili e strategici e che hanno a che fare con i paradisi fiscali saranno oggetto di una puntata speciale di Report, trasmissione condotta da Sigfrido Ranucci su Rai3 che siamo in grado di anticipare su rainews.it proponendovi tre estratti della trasmissione che, proprio per la sua particolarità, andrà in onda oggi ad un’ora inconsueta – le 15,30.

Il programma di giornalismo investigativo Rai creato da Milena Gabanelli, ora viene portato avanti da Ranucci, che della stessa Gabanelli è stato stretto collaboratore, e dalla sua squadra.

Un’anticipazione era già nel webdoc di Report, mentre per la carta stampata i documenti vengono rivelati dal settimanale l’Espresso.

La trasmissione prende spunto dai segreti, o presunti tali, che riguarderebbero 120 politici di tutto il mondo, imprenditori, reali e istituti religiosi.

Questi segreti sono nascosti nei 13 milioni di documenti acquisisti dalla testata tedesca Suddeutsche Zeitung e dal Consorzio internazionale di giornalismo investigativo.

L’inchiesta è stata condotta da giornalisti di 96 testate di tutto il mondo.

A quanto si sa finora, l’inchiesta – denominata ‘Paradise papers’ – svela il nome dei clienti degli studi legali offshore Appleby e Asiaciti. Svelati anche i dati dei registri aziendali di 19 Paesi offshore, come Bermuda e Cayman.

Nei documenti riservati emergerebbero – dice la nota informativa del programma di Rai3 – i rapporti tra la Russia e il ministro per il Commercio Usa, Wilbur Ross, uno dei più stretti collaboratori di Trump.

Nei ‘Paradise papers’ emergerebbero anche gli affari di Stephen Bronfman, responsabile della raccolta fondi del premier canadese Justin Trudeau.

Proprio la societa’ di investimenti di Bronfman, la Claridge, avrebbe aiutato – è detto ancora nell’anticipazione di Report – altri imprenditori a spostare milioni di dollari nei paradisi fiscali con lo scopo di evitare di pagare tasse in Canada, Stati Uniti e Israele.

Tra le carte anche i meccanismi societari che avrebbero consentito ai colossi Apple, Nike e Uber, di risparmiare sulle tasse. Nei milioni di file riservati sui clienti di Appleby spuntano fuori i nomi di alcuni tra gli uomini più ricchi del mondo che hanno importato il loro jet sfruttando le leggi dell’isola di Man per evitare l’Iva.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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