A cavallo tra febbraio e marzo, Torino ha aperto la stagione internazionale dell’hockey su ghiaccio Paralimpico, ospitando un Torneo Internazionale, preludio ai Mondiali del prossimo mese di aprile che si svolgeranno in Corea del Sud e saranno validi per i Giochi Paralimpici, ospitati proprio dal paese asiatico nel 2018.

Dopo l’Olimpiade del 2006 ed essere stata capitale dello Sport Europeo nel 2015, Torino si conferma città dinamica in campo sportivo, come non mai; la precedente edizione del Para Ice Hockey si era anch’essa disputata nell’impianto torinese e medesime erano state le nazionali presenti, oltre all’Italia, il fortissimo Canada, la sempre tosta Norvegia e la Corea del Sud, che sta affinando le armi in prospettiva olimpica.

Sono state sei giornate di incontri ad alto livello, e se il Canada si è dimostrato la formazione più forte, c’è stato indubbiamente da divertirsi per il pubblico, per lo più composto da studenti (anche perché si è scesi in campo alle 10 del mattino ed alle 15), che ha gremito il Pala Tazzoli torinese.
Canada dunque vincente e Norvegia seconda, mentre nella finale di consolazione l’Italia ha battuto la Corea; gli azzurri, guidati da Massimo Da Rin, hanno avuto modo di far fare esperienza ai diversi giovani inseriti in una formazione che è comunque sempre tra le migliori al Mondo e vuole confermare ai prossimi Mondiali il quinto posto conquistato nell’edizione precedente, oltre al secondo posto europeo dietro i fortissimi russi.

Noi de “IL POPOLANO” abbiamo seguito le semifinali del Torneo, muniti anche delle nostre fide Nikon, per regalarvi alcune immagini (trovate il book fotografico nell’apposita parte del giornale) di uno sport le cui regole sono identiche a quelle dei normodotati; chi conosce l’hockey su ghiaccio sa che si tratta di uno sport divertente e spettacolare, dove il contatto fisico è parte fondamentale del gioco ed i colpi non sempre restano nell’ambito delle regole e ciò vale anche per questi ragazzi che si muovono su apposite slitte, utilizzando le braccia per spingersi (velocissimi), e con stecche di dimensioni ridotte per muovere il disco.

Il para ice hockey (o anche sledge hockey) ha visto la prima importante apparizione ai Giochi di Lillehammer, nel 1994, divenendo da subito disciplina molto popolare ed amata dal pubblico; basti pensare che la finale dell’ultima Olimpiade (a Sochi), tra Russia e Stati Uniti, ha richiamato allo stadio oltre 6.000 spettatori.
Quello di Torino è dunque stato appuntamento di alto livello, divertente e combattuto, cui il folto pubblico e la copertura televisiva (tutte le partite sono state trasmesse in diretta da Rai Sport) hanno dato il giusto e meritato risalto; oltre a dimostrare, se mai ce ne fosse bisogno, che la tenacia e la forza d’animo sono capaci di superare qualsiasi ostacolo e lo sport va oltre qualunque limite, sempre.

Per guardare tutta la galleria fotografica: https://www.flickr.com/photos/128091287@N03/albums/72157679434955411

A cura di Maurizio Vigliani

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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