“La pace è oggi l’ardente anelito dell’umanità. Pertanto, attraverso il dialogo a tutti i livelli, è urgente promuovere una cultura della pace e della non violenza. E lavorare per questo”. Così Papa Francesco ricevendo una delegazione di autorità del Buddismo della Mongolia.
“Questo dialogo – ha sottolineato il Pontefice – deve invitare tutti a rifiutare la violenza in ogni sua forma compresa la violenza contro l’ambiente. Purtroppo c’è chi continua ad abusare della religione usandola per giustificare atti di violenza e di odio. Gesù e Buddha sono stati costruttori di pace e promotori della non violenza. Essere veri discepoli di Gesù oggi significa aderire anche alla sua proposta di non violenza”.
“In un mondo devastato da conflitti e guerre come leader religiosi profondamente radicati nelle nostre rispettive dottrine religiose abbiamo il dovere di suscitare nell’umanità la volontà di rinunciare alla violenza e di costruire una cultura di pace”, ha rimarcato il Pontefice che ha esortato: “Rafforziamo la nostra amicizia per il bene di tutti”. Bergoglio ha espresso “gratitudine” per la prima visita in Vaticano ai rappresentanti ufficiali del buddismo mongolo. “L’occasione è particolarmente significativa – ha detto – poiché quest’anno ricorre il 30esimo anniversario della prefettura apostolica nel vostro bel pese come pure delle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e la Mongolia”.
A cura di Elisabetta Turci – Foto Imagoeconomica