Dopo l’atto di consacrazione della Russia e dell’Ucraina al Cuore di Maria pronunciato ieri dal Papa, oggi nell’aula Paolo VI il Pontefice ha incontrato la Federazione Italiana Ricetrasmissioni, esprimendo gratitudine per l’attività di volontariato nella protezione civile e nella solidarietà con le persone più fragili, in particolare con i profughi dall’Ucraina, invitando all’aiuto non solo nell’immediato, ma pensando al futuro.
L’organizzazione fa parte del volontariato italiano, che Francesco ha detto di non finire mai di apprezzare e che “merita di essere incoraggiato e sostenuto”. La passione dei radioamatori è uno strumento efficace di protezione civile e di solidarietà con le persone più bisognose e fragili e con i gruppi sociali più vulnerabili. “Questo è molto bello”, ha sottolineato il Papa. “È il principio dei doni, dei talenti, fatti fruttare per il bene comune”.
Una vostra caratteristica – ha proseguito Francesco – è quella della rapidità dell’intervento, grazie alla radio in sé stessa, che supera le barriere, ma anche grazie alla vostra rete. Infatti, non è un’azione individuale, la vostra forza sta proprio nella presenza capillare sul territorio e nella possibilità di far circolare notizie e informazioni molto velocemente e dappertutto. E un altro aspetto essenziale è la libertà, l’indipendenza. Pensiamo come questo può diventare decisivo là dove un regime o un altro centro di potere voglia controllare le comunicazioni.
È fondamentale mantenere la libertà, per essere veramente al servizio delle persone, del bene comune”.
Il Santo Padre ha definito inaccettabile questo periodo così buio che ha sconvolto il mondo intero: “Speriamo e preghiamo perché questa guerra vergognosa per tutti noi, per tutta l’umanità, finisca al più presto: ogni giorno in più aggiunge altre morti e distruzioni”.
articolo e foto a cura di Franco Buttaro
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