L’ottava edizione della Giornata Mondiale dei Poveri che si terrà domenica 17 novembre in Vaticano a meno di un mese dall’inizio del Giubileo Ordinario 2025, parte con più vigore. Un problema di vitale importanza soprattutto in periodo di guerra, crisi economica mondiale, cambiamento climatico, immigrazione e calo demografico in Italia, ma non solo. Papa Francesco ha voluto fortemente dire alla Chiesa di “uscire” dalle proprie mura per incontrare la povertà nelle molteplici accezioni in cui essa si manifesta nel mondo di oggi”. Inoltre Il Santo Padre ha scelto come motto per questa giornata il passo del Libro del Siracide «La preghiera dei poveri sale a Dio».
Il Papa presiederà la Celebrazione Eucaristica nella Basilica di San Pietro, ma prima della messa simbolicamente benedirà 13 chiavi che rappresentano i 13 Paesi, la Famvin Homeless Alliance (FHA) della Famiglia Vincenziana, il Progetto di “13 case” per il Giubileo che costruirà nuove abitazioni per persone disagiate. Tra questi Paesi c’è anche la Siria, le cui 13 case saranno finanziate direttamente dalla Santa Sede come gesto di carità in occasione dell’anno Santo.
Secondo l’ultimo report della Caritas Italiana su povertà ed esclusione sociale sono 5,7 milioni le persone che vivono in miseria assoluta, un decimo della popolazione italiana. Una povertà che non è soltanto per i migranti che arrivano nel nostro paese, ma una povertà che dilaga su tutto il territorio italiano e che costringe milioni di persone ad una vita di stenti. “Incontriamo volti e storie, scorgiamo i sogni infranti e le speranze tenaci di chi, giorno dopo giorno – dichiara Don Marco Pagniello – affronta il peso della povertà. Attraverso questo strumento non vogliamo offrire solo una fotografia della povertà in Italia, ma intendiamo rilanciare l’invito a guardare oltre le cifre per riconoscere l’umanità ferita che vibra dietro ogni numero”.
Ma a questa statistica si aggiunge l’ultimo report delle Nazioni Unite: sono, infatti, più di un miliardo le persone nel mondo che vivono in condizioni di estrema povertà e, di queste, circa 500 milioni si trovano in contesti di conflitto.
“La Giornata Mondiale dei Poveri è un’opportunità per prendere coscienza della presenza dei poveri nelle nostre città e comunità e per comprendere le loro necessità”. Il Papa fa cenno anche ai «nuovi poveri» che sorgono dalla violenza delle guerre, dalla «cattiva politica fatta con le armi», che provoca tante vittime innocenti. Una Chiesa in trincea che ascolta e agisce in maniera pratica verso i più bisognosi. Il Dicastero per l’Evangelizzazione provvederà alle esigenze dei più bisognosi con diverse iniziative benefiche come per esempio il pagamento delle bollette attraverso i contatti con le loro parrocchie.
Il Direttore editoriale Carlo Costantini – Foto Imagoeconomica