I soccorritori stanno lavorando alla frenetica ricerca di circa 300 persone disperse dopo il crollo nel sito minerario del colosso Vale nel Minas Gerais a una sessantina di chilometri da Belo Horizonte. Poche le speranze di trovare superstiti all’ondata di acqua e fango che ha sepolto il villaggio sottostante. “Abbiamo 34 morti e i nostri dati ci dicono che ci sono circa 300 dispersi”, ha detto un portavoce dei vigili del fuoco.

Secondo l’ultimo bilancio, i dispersi sono 296, mentre 176 sono le persone tratte in salvo, di cui 23 ricoverate. Una vera e propria marea di fango marrone con riflessi grigiastri copre vaste aree di vegetazione e molte case sono state distrutte, ha detto un fotografo che ha sorvolato l’area. “La maggior parte delle persone colpite sono i nostri dipendenti”, ha dichiarato il CEO di Vale, Fabio Schvartsman, in una conferenza stampa. “Non sappiamo ancora il numero delle vittime, ma sappiamo che sarà alto”, ha aggiunto.
“La tragedia ambientale dovrebbe essere inferiore a quella del 2015, ma la tragedia umana è molto più importante”, ha concluso il manager, la cui compagnia è stata coinvolta anche nella tragedia del 2015. Le azioni della Vale sono calate di oltre l’8% a New York dopo ave toccato un minimo a -11% all’annuncio della tragedia.

Il sito web di notizie G1 scrive che la magistratura ha ordinato di bloccare i conti bancari per un totale di un miliardo di reals (233 milioni di euro) in previsione di un risarcimento per le vittime. 100 pompieri sul posto, presto altri 100 Circa 100 pompieri stanno lavorando ai soccorsi sul luogo del crollo della diga a Brumadinho, ma il contingente sarà raddoppiato. Lo rende noto il governo brasiliano, citato dal sito di ‘O Globo’. Il governatore dello Stato di Minas Gerais, Romeu Zema, e il ministro dell’Ambiente del governo federale, Ricardo Salles, si sono recati sul posto, dove è atteso anche il presidente Jair Bolsonaro.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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