Lucio Dalla una piazza Grande in festa – Sono trascorsi otto anni da quel primo marzo del 2012 quando giunse inaspettata la notizia della morte di uno degli artisti più amati della storia musicale italiana. Lucio Dalla ci lasciava, a 68 anni, stroncato da un infarto mentre era a Montreux, in Svizzera. La sua amata Bologna lo dovrebbe ricordare con una serie di iniziative, dal 4 all’ 8 marzo salvo nuove normative per il coronavirus in Emilia Romagna: dalla panchina con una scultura che lo raffigura in piazza Cavour davanti alla casa natale (in cui sarà posta una targa), alla installazione luminosa in piazza de Celestini sul terrazzo dell’ultima abitazione in via D’Azeglio.

“Si muove la città” è il titolo della manifestazione promosse da Fondazione Dalla, Confcommercio Ascom, Consorzio esercenti d’Azeglio pedonale, Fondazione teatro Comunale e Cineteca.

Il titolo è un verso da ‘La sera dei miracoli’ tratto da ‘Dalla’ il disco del 1980 (con il famoso baschetto in copertina), i cui brani saranno eseguiti l’8 marzo al teatro Manzoni, in un concerto con l’orchestra del Comunale diretta da Beppe D’Onghia (storico collaboratore del cantautore), da diversi cantanti tra cui Ron, Gaetano Curreri, Iskra Menarini, Nicki Nicolai, Gigi D’Alessio, Alberto Bertoli, Olmo, Naomi e Sofia Tornambene.

Il 4 marzo, giorno del compleanno di Dalla, la musica dei busker sarà eseguita nel centro storico ad accompagnare le passeggiate nei luoghi preferiti dal cantautore, mentre i ristoranti proporranno i piatti preferiti del musicista, come le immancabili lasagne.

Tra le altre iniziative in cartellone, la proiezione alla Cineteca del videoclip ‘Solo per me’ (sulle note di ‘Henna’) di Alessandro Amante, vincitore del contest ‘Residenza artistica da Lucio’; l’annullo speciale di Poste italiane di una cartolina celebrativa; la mostra dell’artista Domenica Regazzoni, amica di Dalla; l’esposizione delle moto Ducati di proprietà dell’artista; concerti-tributo dei locali; le tradizionali visite guidate alla casa di via D’Azeglio.

Articolo e foto a cura di Franco Buttaro

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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