In preparazione del vertice straordinario dei leader europei in programma giovedì e venerdì prossimo, si è tenuta una videoconferenza tra il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel e i premier di Ungheria, Polonia, Belgio, Finlandia, Malta, ed il capo di Stato bulgaro, Rumen Radev in cui si è discusso della “guerra in Ucraina, delle difficoltà economiche in Europa e dell’immigrazione clandestina”. Lo rende noto in un tweet Zoltan Kovacs, portavoce del premier ungherese, Viktor Orban. Nel corso della videoconferenza il primo ministro magiaro “ha affermato che l’accesso ai fondi Ue di coesione e ricostruzione dovrebbe essere reso molto più rapido e semplice per gli Stati membri dell’Ue”. In merito all’Ucraina, spiega ancora Kovacs, Orban “ha nuovamente chiesto un cessate il fuoco immediato e colloqui di pace, nonché un dibattito politico sostanziale sulle sanzioni di Bruxelles, che stanno distruggendo l’economia europea“.

14:24 – Il conflitto in Ucraina avrà termine “entro la fine dell’anno”, gli Stati europei si pentiranno per le loro politiche e torneranno a cooperare con la Russia. Lo ha detto il comandante ceceno Ramzan Kadyrov, che con le sue truppe ha finora dato un apporto molto importante alle truppe russe. Kadyrov, citato dall’agenzia russa Ria Novosti, parlava in un’intervista con il ministro ceceno per la politica nazionale e le relazioni esterne, Akhmed Dudayev, diffusa sul suo canale Telegram. “Entro la fine dell’anno – ha detto il comandante ceceno – l’operazione speciale finirà. Gli Stati europei riconosceranno che le loro azioni sono state sbagliate, l’Occidente si inginocchierà e, come al solito, i Paesi europei dovranno cooperare in tutti i campi con la Federazione Russa. Non può essere e non sarà altrimenti”.

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha ricevuto questa mattina una telefonata di condoglianze da parte del presidente ucraino Volodimir Zelensky lin seguito al terremoto che ha colpito ieri sera il sud est della Turchia. Zelensky ha ribadito la disponibilità dell’Ucraina ad aiutare la Turchia in questi giorni difficili.
Mosca ha consegnata all’ambasciata degli Stati Uniti una nota in cui si chiede di “non interferire” negli affari della Russia. Lo rende noto Ria Novosti citando una fonte anonima. Secondo la stessa fonte l’ambasciata degli Stati Uniti “si permette” di fare “dichiarazioni inappropriate” sulla leadership russa e diffondere “falsi sulle forze armate” della Federazione russa, impegnate nella guerra in Ucraina.
Il bando imposto dalla Ue ai media russi giudicati strumenti della propaganda russa ricorda quanto fatto dal Terzo Reich, quando “vennero vietati i libri di 300autori”. Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova, criticando Josep Borrell, che aprendo oggi la conferenza europea sulla disinformazione ha motivato le restrizioni con la necessità di “proteggere la libertà di espressione”. Anche i nazisti giustificarono le proibizioni con le esigenze di protezione, aggiunge la portavoce, affermando che “tutto cominciò con le proibizioni, con gli incendi dei libri, e finì con gli incendi dei corpi”.
Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha ribadito il sostegno della Germania all’Ucraina. “La Germania è fermamente dalla parte dell’Ucraina”, ha detto Steinmeier a Ginevra, in occasione della consegna della Gran Croce al Merito con Stella all’ex presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (Icrc), Peter Maurer. “La guerra ha portato infinite sofferenze al popolo ucraino”, ha affermato Steinmeier, aggiungendo che, nella sua lunga carriera, raramente ha visto un conflitto in cui è così evidente chi è l’aggressore e chi è la vittima. “Non ci possono mai essere due opinioni su chi sia responsabile della violazione della legge, della violenza e della sofferenza di milioni di persone”, ha aggiunto Steinmeier.
“Non finché c’è la guerra”. A più di un anno dai Giochi Olimpici e Paralimpici in Francia, il sindaco di Parigi Anne Hidalgo si è dichiarata contraria alla presenza di atleti russi in Ucraina. Lo ha dichiarato questa mattina in diretta su France Info. La prima cittadina della capitale francese, “anche se la decisione spetta al CIO”, ha detto di “non volere” atleti russi alle Olimpiadi di Parigi del 2024. “Finché ci sarà questa guerra, questa aggressione all’Ucraina, non è possibile che gli atleti sfilino come se niente fosse, accogliere una russa delegazione a Parigi, mentre le bombe continuano a piovere sull’Ucraina”. Per Hidalgo non è neanche possibile che gli atleti di Mosca gareggino sotto una “bandiera neutrale”. “Non sono favorevole a questa opzione, lo troverei del tutto indecente”. “In ogni caso, non faremo sfilare un Paese che è in procinto di attaccarne un altro, non fingeremo che ciò non stia accadendo”.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha emesso oggi un decreto disponendo l’invio di aiuti umanitari alla Turchia per contribuire a “superare le conseguenze” del devastante terremoto. Lo scrive Kyiv Independent.   Già ieri il ministro ucraino degli Esteri, Dmytro Kuleba, aveva fatto riferimento alla possibilità di inviare in Turchia decine di operatori di servizi di emergenza per aiutare nei soccorsi. In mattinata, il portavoce del ministero ucraino degli Esteri, Oleg Nikolenko, ha reso noto di essere in contatto con sei tra i cittadini ucraini in Turchia di cui non si avevano notizie dopo il sisma.
Secondo Business Insider, il governo tedesco ha approvato l’esportazione verso l’Ucraina di 187 Leopard 1 dai gruppi industriali Rheinmetall e Flensburger Fahrzeugbau Gesellschaft (Ffg): 88 Leopard 1 provengono da Rheinmetall, 99 da Ffg. L’annuncio ufficiale dovrebbe arrivare nelle prossime ore. I corazzati si aggiungono ai Leopard 2 già promessi a Kiev da Berlino. Al momento, però, non è ancora chiaro se e quando i Leopard 1 raggiungeranno l’Ucraina. Sempre secondo Business Insider, molti carri hanno bisogno di riparazioni, e alcuni potrebbero essere utilizzati per i pezzi di ricambio. Il finanziamento per le riparazioni, inoltre, deve essere ancora approvato. Difficile, quindi, che i corazzati arrivino in Ucraina in tempo per la prevista offensiva russa in primavera.
“L’Ucraina ha bisogno anche dei caccia”. È quello che ha ribadito anche oggi il viceministro degli Esteri ucraino, Andrij Melnyk, in un’intervista alla ZDF, tornando a fare pressione su Berlino. “Sarebbe ora che la Germania facesse quello che ha annunciato e assumesse effettivamente un ruolo guida”, ha aggiunto. “Dobbiamo aprire gli occhi sulla dimensione di questa guerra”, continua Melnyk, sottolineando che contro l’aggressione russa non si vince solo sul terreno: “Abbiamo bisogno dell’aeronautica militare e della marina”, ha incalzato l’ex ambasciatore a Berlino.   Il viceministro ha anche affermato che l’Ucraina sarebbe pronta al negoziato di pace, ma la Russia no. In Germania, dopo la decisione dell’invio dei tank Leopard, il governo tedesco si è detto contrario alla consegna dei caccia.
Il parlamento ucraino ha prorogato la legge marziale e la mobilitazione per la sesta volta dall’inizio della guerra contro la Russia. Lo riporta il Kyiv Indipendent, citando il parlamentare Yaroslav Zhelezniak. Entrambe le misure sono prorogate per 90 giorni.
La Russia ha rivendicato il “successo” della sua recente offensiva nell’Ucraina orientale, in un momento in cui Kiev attende un grande attacco russo e chiede all’Occidente di accelerare i suoi aiuti militari. “Attualmente, i combattimenti stanno procedendo con successo nelle aree” di Bakhmut e Vuhledar, ha affermato il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, mettendo ulteriormente in guardia l’Occidente dall’aumentare i suoi aiuti all’Ucraina, che potrebbe “portare a un livello imprevedibile di escalation” del conflitto.
A cura di Stefano Severini – Foto ImagoEconomica
Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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