Stamattina presto la notizia: ritrovati resti di ossa durante alcuni lavori di ristrutturazione di un locale annesso alla Nunziatura Apostolica in Italia, in Via Po 27 a Roma, riconducibili forse al caso Orlandi. Un mistero lungo 35 anni, Emanuela Orlandi, cittadina vaticana, oggi avrebbe 50 anni. Era figlia di un commesso della Prefettura della Casa Pontificia e scomparve in circostanze misteriose il 22 giugno 1983 all’età di 15 anni, diventando uno dei casi più oscuri della storia italiana. La giovane frequentava una scuola di musica a piazza Santa Apollinare a Roma, in territorio Vaticano. La Procura della capitale procede per omicidio e ha disposto accertamenti per cercare di individuare a chi appartengano i resti. Chi indaga allo stato vuole accertare in via preliminare se possano essere compatibili o meno con quelle di Emanuela Orlandi o Mirella Gregori, le due sedicenni scomparse nel 1983. La Polizia Scientifica e la Squadra Mobile di Roma sono state delegate a mettere in atto tutti gli accertamenti necessari per stabilire l’età, il sesso e la datazione della morte dei resti. Potrebbero appartenere a due persone differenti le ossa ritrovate. Secondo quanto si apprende da fonti qualificate, infatti, durante i lavori di rifacimento del pavimento gli operai avrebbero ritrovato uno scheletro quasi intero e, in un altro punto, altri frammenti di ossa.