Non esistono stime con dati ufficiali su quanti siano gli orfani delle vittime di femminicidio in Italia. “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile ha avviato “A braccia aperte”, la prima iniziativa di sistema in loro favore e a supporto delle famiglie affidatarie.

In gergo vengono definiti “orfani speciali” perché la perdita di uno dei genitori è avvenuta per mano di un coniuge. Ma sono doppiamente orfani, perché la perdita della madre per mano del padre significa anche che l’altro genitore non ha più contatti con i bambini e questi divenuti maggiorenni e consapevoli dell’accaduto quasi sempre non vogliono più vederli.

Sono 157 gli orfani presi in carico dai quattro progetti finanziati dall’impresa sociale “Con i Bambini”– l’organizzazione che si occupa del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile stanziato dal governo – nel 36% dei casi erano presenti durante l’uccisione della mamma. Anche se non ci sono stime ufficiali su quanti siano gli orfani delle vittime di femminicidio in Italia, altri 260 in tutta Italia a breve inizieranno anch’essi un percorso di sostegno.

A cura di Elena Mambelli – Foto Imagoeconomica

 

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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