Stanco della politica disfattista dell’Unione Europea condotta da un “gregge” forse impreparato agli eventi di questi ultimi due anni, agli accordi con NATO e USA, che ha provocato il dissesto economico finanziario negli Stati Membri, alla più recente guerra tra Russia e Ucraina e alla crisi energetica con il blocco delle forniture di gas da parte della Russia, grazie anche ad assurde sanzioni, Il Presidente  VIKTOR ORBAN sceglie peril bene della Nazione che rappresenta.
Con forza e determinazione FIRMA nuovi contratti con il Presidente Vladimir Putin in aperto dissenso a quanto imposto dai “soloni” di Bruxelles che subito si sono scagliati con ferocia contro le sue decisioni, quali fossero i gestori unici del potere!
ORBAN replica senza esitazione e nel suo pieno diritto: “L’accordo fatto non è una questione ideologica o politica ma il mezzo per garantire la sicurezza delle forniture energetiche all’Ungheria con un trasporto ininterrotto di gas, petrolio e combustibile nucleare. Per soddisfare queste tre condizioni era indispensabile la cooperazione energetica ungherese-russa e come tale non deve essere interrotta.”
 
Così il Ministro degli Esteri Ungherese, Peter Szjjiarto, ha ottenuto quanto richiesto alla GAZPROM che ha avvallato la sua proposta migliorando inoltre le quantità a suo tempo concordate. Inoltre nella riunione a Mosca è stata anche pianificata la ristrutturazione della Centrale Nucleare di PAKS con ROSATOM.
Quando il “gregge” ha deciso di sostenere NATO, USA e UCRAINA ha forse proposto un “referendum” conoscitivo ai cittadini degli Stati Membri?  Ma figuriamoci! Si sono avvalsi del LORO POTERE. 
Pertanto la scelta di VIKTOR ORBAN è una scelta lodevole, mirata al benessere della sua Nazione contro il NULLA ASSOLUTO dal fronte UE!
A cura di Pier Luigi Cignoli  –  Foto ImagoEconomica 
Editorialista Pier Luigi Cignoli

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