Opera

Non è la prima volta che capita, ma questa volta il teatro dell’errore è stato il Museion di Bolzano: le addette alle pulizie hanno infatti buttato un’opera d’arte, scambiandola per spazzatura.

In terra c’era una distesa di bottiglie vuote di champagne, bicchieri, ghirlande e coriandoli, e loro hanno pensato che si trattasse dei resti di una festa. Si trattava invece dell’installazione di arte contemporanea “Dove andiamo a ballare questa sera?” delle artiste Goldschmied & Chiari. Sulla pagina Facebook del Museion, gli organizzatori l’hanno presa con spirito: “I precedenti illustri ci sono tutti, dalla vasca di Joseph Beuys alla porta di Duchamp”. L’opera, finita nella raccolta differenziata, verrà riallestita al più presto.

Ma il caso di Bolzano non è unico nel suo genere. Uno dei più celebri è quello del 21 ottobre 2011 e riguarda un’installazione dell’artista Martin Kipperberger conservata al museo civico di Dortmund e assicurata per 800mila euro. La bacinella che faceva parte dell’installazione intitolata “Se comincia a gocciolare del soffitto” fu ripulita dal gesso in essa contenuto.

Altro caso famoso è quello del 2014: a Ravenna, al museo del Mar, un muratore si mise a stuccare un buco contenuto nell’installazione di Eron.

Altro danno ad un’opera d’arte fu fatto dagli addetti delle pulizie del centro Polifunzionale di Sapri, in Campania, che cancellarono un disegno dello Street artist Gonzalo Borondo scambiandolo per una macchia di sporco sul vetro.

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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