Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità le mascherine “continuano ad essere uno strumento chiave contro il Covid-19: sono consigliate a seguito di una recente esposizione a Covid, quando qualcuno ha o sospetta di avere Covid, se si è ad alto rischio di Covid grave e per chiunque si trovi in uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”.
L’Oms continua a raccomandare l’uso delle mascherine “in situazioni specifiche e l’aggiornamento ne raccomanda l’uso indipendentemente dalla situazione epidemiologica locale, data l’attuale diffusione del virus a livello globale”. Ridotti i giorni di isolamento per i positivi.
Per i contagiati senza sintomi, in particolare, così come già disposto in Italia, l’Oms suggerisce ora 5 giorni di isolamento invece di 10. Per gli asintomatici, dopo 5 giorni l’isolamento può finire anche senza tampone di uscita. Può invece terminare anche prima in presenza di un test antigenico negativo.
Senza test, per i pazienti con sintomi, le nuove linee guida dell’Oms suggeriscono 10 giorni di isolamento dalla data di insorgenza dei sintomi.
Tutti in calo i principali indicatori dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Secondo il bollettino settimanale del ministero della Salute pubblicato oggi e relativo alla settimana 6-12 gennaio, sono 84.076 i nuovi casi positivi con una variazione di -38,2% rispetto alla settimana precedente (quando erano stati 135.990).
Tutti in calo i principali indicatori dell’epidemia di Covid-19 in Italia. Secondo il bollettino settimanale del ministero della Salute pubblicato oggi e relativo alla settimana 6-12 gennaio, sono 84.076 i nuovi casi positivi con una variazione di -38,2% rispetto alla settimana precedente (quando erano stati 135.990).
I deceduti sono 576, -25,7% rispetto alla settimana scorsa (775). Sono stati eseguiti 767.718 tamponi, con una variazione di -10,3% rispetto alla settimana precedente (855.823), ma il tasso di positività è comunque in calo, all’11% con una variazione di -4,9% rispetto alla settimana precedente (15,9%).
“Il sottolignaggio XBB1.5” di Sars-CoV-2 “è attualmente presente solo a livelli molto bassi nell’Unione europea/Spazio economico europeo, ma potrebbe diventare dominante nell’Ue/See nei prossimi mesi”. Lo sottolinea Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, l’Ecdc.
A cura di Silvia Camerini – Foto Imagoeconomica