La variante Omicron continua a preoccupare gli esperti, consapevoli del fatto che le feste tra Natale e Capodanno (quando aumentano le occasioni di contatto e socialità) contribuiranno a far crescere i numeri della curva pandemica. Ma, dati alla mano, è possibile fare oggi una previsione? Quando è previsto il picco? 

Molti esperti sono concordi sul fatto che è ancora troppo presto per sapere, con esattezza, quando e se si raggiungerà il picco dei contagi Covid, dopo i casi risultati positivi alla variante Omicron in Europa. Secondo Roberto Battiston, Professore di fisica e Direttore dell’Osservatorio epidemiologico Covid all’Università di Trento: “Quando raggiungeremo il picco è la domanda delle domande. Le variabili sono così tante da rendere impossibile una proiezione seria”.

Intervistato da Il Corriere della Sera, infatti, lo stesso ha spiegato che: “L’attuale ondata non risente ancora della nuova variante, è conseguenza di un tasso di contagio stabilmente sopra l’1,3 ormai da un paio di mesi, di oltre 6 milioni di persone non vaccinate e qualche evento di massa”. Volendo però provare a fare una previsione, ha aggiunto infine il Professore, il picco dei contagi non arriverà prima di gennaio, ma “a condizione che non cambino alcuni fattori”, come “campagna per la terza dose che procede spedita“.

Dello stesso parere anche il Professor Giovanni Sebastiani, matematico e ricercatore de Cnr, che come riporta Il Mattino ha affermato: “L’accelerazione dei contagi, a mio parere, è riconducibile soprattutto alle attività legate al periodo natalizio. Più o meno andò così anche lo scorso anno”, evitando così di individuare nella variante Omicron l’unica causa della risalita della curva pandemica.

Di certo un eventuale picco – ha poi aggiunto – si sposterà a metà gennaio, se non alla fine del mese”, ma “non ha neppure molto senso ipotizzare quel numero, perché potrà essere modificato sia dai comportamenti delle persone sia da eventuali misure di contenimento”.

Sul possibile aumento dei contagi dopo le feste si è espresso anche Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa. Come dichiarato durante un suo intervento a Sky Tg24: “L’anno scorso c’è stata una crescita esponenziale  dei casi che quest’anno ancora non abbiamo avuto, ma che potremmo cominciare ad avere”.

Vedremo con Omicron – ha poi aggiunto -. Penso che dovremo superare l’inverno, soprattutto il mese di dicembre, vedere a gennaio cosa succede, potrebbe essere una replica dell’anno scorso. E penso che il picco non sia ancora arrivato, ma vediamo anche che in alcune nazioni europee la curva sta appiattendosi e quindi abbiamo un po’ di fiducia”.

A cura di Elena Giulianelli – Foto Imagoeconomica

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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