Continuano le indagini sulla morte di Sharon Verzeni, la donna di 33 anni uccisa a coltellate nella notte tra lunedì 29 e martedì 30 luglio a Terno d’Isola, mentre passeggiava da sola per strada. Ancora non sono stati individuati né il killer né l’arma del delitto né un possibile movente. In questi giorni, al comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, sono stati interrogati vari familiari e conoscenti della vittima. Oggi il compagno di Verzeni, Sergio Ruocco, è stato convocato per la terza volta: ancora senza avvocato e quindi come persona informata sui fatti. Insieme a Ruocco, i carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nella casa della coppia, a Terno d’Isola, sotto sequestro dalla notte del delitto (Ruocco vive da allora con i genitori di Sharon Verzeni a Bottanuco): il sopralluogo è durato meno di un quarto d’ora e nell’abitazione probabilmente sono stati effettuati degli accertamenti. “Le motivazioni dell’accesso sono coperte da doveroso riserbo investigativo”, hanno detto i carabinieri, sottolineando che Ruocco era presente come “proprietario dell’immobile”, non è stato di nuovo interrogato e non è indagato. “Non posso dire cosa hanno prelevato, sono cose riservate.
Comunque non hanno preso i pc di Sharon: sapevano già cosa prendere. Sono sereno come sempre e sono a disposizione”, ha detto Ruocco. Intanto, sul luogo del delitto è comparsa una lettera anonima che invita chi sa qualcosa a parlare.
A cura di Elena Mambelli – Foto ImagoEconomica