Adistanza di 15 giorni dal ritrovamento del cadavere di Franco Severi, l’agricoltore di 53 anni rinvenuto senza testa a Civitella di Romagna, nel Forlivese, lo scorso 23 giugno, è stato fermato dai carabinieri il fratello.

L’uomo, Daniele Severi, è indiziato del delitto e al momento si trova sotto interrogatorio nel comando dei carabinieri di Meldola (Forlì-Cesena).

Gli inquirenti avevano concentrato le attenzioni sull’uomo dopo aver rinvenuto alcune tracce di sangue sulle sue scarpe.

Un aspetto decisivo sul fronte investigativo a cui si aggiungeva un altro tassello: alcune telecamere di sorveglianza di un distributore di carburanti hanno inquadrato una Fiat Panda simile a quella dell’uomo in un orario di poco successivo alla presumibile ora del decesso della vittima.

Dell’agricoltore che il 23 giugno è stato trovato cadavere, decapitato, non lontano dalla sua casa di Cà Seggio di Civitella, sull’Appennino forlivese, non è stata ancora ritrovata la testa.

In passato l’uomo fermato questa mattina aveva avuto alcuni contenziosi con la vittima e con altri fratelli, in tutto sette, cinque dei quali sono difesi dagli avvocati Massimiliano Starna e Massimo Mambelli, che avevano rappresentato anche lo stesso Franco.

Cronaca di una morte annunciata, nessuno ci ha ascoltato, come nessuno ci ha avvisato della tua morte lo abbiamo appreso dalla gente di paese”, aveva scritto nei giorni scorsi la sorella Anna, in un enigmatico post su Facebook.

L’ipotesi è che l’agricoltore non sia stato ucciso vicino a casa, ma da qualche altra parte, decapitato e quindi trasportato. È stato escluso che il decesso sia avvenuto all’interno della sua vicina abitazione, trovata chiusa e in ordine.

A cura di Elena Mambelli – Foto Ansa

Redazione IL POPOLANO

La Cesenate

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